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19 aprile 2024

Castelfranco

L’ospedale si è trasformato in un atelier d’arte

Le opere realizzate per onorare la memoria del pittore castellano Roberto De Monte saranno esposte domenica e serviranno a finanziare la ricerca

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

L’ospedale si è trasformato in un atelier d’arte

CASTELFRANCO – L’iniziativa dell’atelier in corsia, la prima del suo genere al nosocomio castellano, si tiene una domenica mattina di autunno e coinvolge anche gli ospiti del reparto. Nata grazie all’intraprendenza e di Renza Ferello al fine di ricordare la figura del marito Roberto De Monte, pittore castellano, per oltre cinque decenni con una grande passione per l’acquerello. “Quando lo colpì la malattia, fu ricoverato all'ospedale San Giacomo di Castelfranco – si legge in un nota della Municipalità castellana -. Durante la sua degenza amici pittori passavano a trovarlo e tra una parola e proposta di acquerelli, riuscivano a fondere in lui nuove energie e speranze. Ma il triste destino è stato più forte il 16 agosto del 2017”.

Il ricordo dell’attaccamento all'arte, ha spinto la moglie dell’artista, a richiedere ed ottenere nell’ottobre del 2017 dalla Direzione Generale dell'ULSS2 Marca Trevigiana la possibilità di utilizzare gli spazi aperti della sala d’attesa del quinto piano per realizzare assieme agli amici, i Dipintori Luparensi e di Casa Barbarella, alcune opere rigorosamente in acquerello. Una bella iniziativa che ha portato creatività e colore nel San Giacomo e che ora si è evoluta con un’esposizione ma non solo.

Le oltre ottanta opere realizzate, sono state raccolte e donate alla Fondazione per la Ricerca Cardiovascolare e Malattie Neurodegenerative e serviranno a finanziare progetti di ricerca con particolare attenzione alle forme giovanili dell'Alzheimer. Quest'anno il Progetto sarà legato alla stimolazione cognitiva attraverso l'arte ed il lavoro sarà seguito dal Centro Regionale per lo Studio dell'Invecchiamento Cerebrale "C.R.I.C." in collaborazione con l'Università di Padova. Un’azione quella della Fondazione atta ad unire arte e ricerca per la prevenzione con un’attenzione posta alle famiglie e alle persone affetta da Alzheimer, malattia degenerativa che sta colpendo fasce sempre più giovani della popolazione.

Va detto che una parte di queste realizzazioni ad acquerello saranno quindi esposte in una mostra che verrà inaugurata domenica 1° settembre alle 11 al Teatro Accademico, dal titolo “Acquerelli in corsia - ricordando l’amico Roberto”. La rassegna espositiva è stata presentata in Biblioteca alla presenza di tutti i protagonisti tra i quali il vicesindaco, Gianfranco Giovine, l’assessore alla Cultura, Franco Pivotti, il direttore generale dell'ULSS2 Marca Trevigiana, dott. Francesco Benazzi nonché Renza Farello artefice dell’iniziativa e Franco Gariboldi Muschietti presidente della Fondazione per la Ricerca Cardiovascolare e Malattie Neurodegenerative, il dott. Carlo Gabelli del Centro Regionale per lo Studio dell'Invecchiamento Cerebrale "C.R.I.C." e la prof.ssa Sofia Pavanello dell’Università di Padova.

“Sono legato alla figura di De Monte perché la prima mostra che ho ospitato da neo Assessore alla Cultura è stata quella di De Monte con i suoi disegni e dipinti – ha affermato l’assessore Pivotti -. Questo evento ha dato un particolare impulso alla mia attività perché ho visto in lui, ma anche in molti altri artisti castellani, la capacità di interpretare con grande motivazione forme d’arte nel territorio. La sua opera continua ora con la moglie Renza grande esempio di impegno nel sociale dove l’arte è capace di dare sollievo ma anche impulso”.

 



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