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20 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

LADRI RUMENI INCASTRATI DALLE TELECAMERE

I furti erano stati messi a segno tra febbraio e marzo a Sernaglia, Farra, Follina, Cison e Tarzo

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

CISON DI VALMARINO - La telecamera di sorveglianza di una delle abitazioni che avevano svaligiato li aveva immortalati e, grazie ad un'indagine investigativa, i carabinieri della stazione di Cison di Valmarino, in collaborazione con i colleghi di Col San Martino, sono risaliti ai due ladri.

Sono due rumeni, C. G. 21ennne residente a Tezze sul Brenta, incensurato e nullafacente, e V. D. 40enne di Premaor di Miane, disoccupato, quelli ripresi dalle telecamere e sui quali ora pende una denuncia per furti in abitazioni.

I colpi, tra febbraio e marzo, erano stati messi a segno in case isolate nei comuni di Sernaglia della Battaglia, Farra di Soligo, Follina, Cison e Tarzo. Ed è in particolar modo un furto messo a segno in una villa di Follina di proprietà di M. B., commerciante 58enne di Mareno di Piave, ad aver permesso di risalire ai due rumeni. Qui, nell'atto di entrare nell'abitazione, erano stati immortalati dalle telecamere e, in particolar modo, il loro furgone impiegato per caricare la merce: un quad, due decespugliatori, due motoseghe, un compressore, tre trapani oltre a varie attrezzature per il giardinaggio per un bottino di circa 15 mila euro.

I carabinieri hanno così indirizzato la loro indagine investigativa verso il furgone, risalendo alla ditta che lo aveva noleggiato e al noleggiatore, il 21enne. Dopo altri accertamenti è emerso che il 21enne non agiva da solo: con lui c'era un connazionale di Premaor.

Questa mattina i carabinieri hanno perquisito le abitazioni dei due rinvenendo parte della refutiva del colpo messo a segno nell'abitazione di Follina, ma altri oggetti. Tra la merce ritrovata (in foto sotto) un faro alogeno, tre picconi, una pala, un trapano e una batteria per auto. Il comando dei carabinieri di Vittorio Veneto invita chi dovesse riconoscere la refurtiva, a rivolgersi ai carabinieri di Cison con relativa denuncia.

 


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Claudia Borsoi

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