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09 febbraio 2025

Vittorio Veneto

Lavoratori in nero in bar e ristoranti: raffica di multe per un totale di 140mila euro

Dopo i controlli sospesa l'attività di un ristorante etnico a Vittorio Veneto, un bar a Mansuè e un locale a Farra di Soligo

| Isabella Loschi |

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carabinieri

VITTORIO VENETO - Negli ultimi giorni sono stati effettuati diversi controlli in tutto il territorio provinciale da parte dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Treviso, con la collaborazione dell’Arma Territoriale, volti a verificare la regolare occupazione dei lavoratori ed il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. L’attività ispettiva ha riguardato diversi settori tra i quali i pubblici esercizi, l’agricoltura e l’edilizia, interessando aziende, individuate anche a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma Territoriale.

Complessivamente l’attività ha permesso di riscontrare la presenza di 3 lavoratori impiegati “in nero”, tutti intenti a svolgere attività lavorativa all’interno di esercizi pubblici. Nello specifico, nel corso di un controllo effettuato presso un ristorante etnico situato nel comune di Vittorio Veneto sono stati individuati 2 cittadini di origini cinesi impiegati in totale carenza previdenziale ed assicurativa e quindi “in nero”. L’attività è stata sospesa e i lavoratori irregolari sono stati allontanati. Il locale potrà riaprire solo quando la situazione sarà sanata.

Sospesa l’attività per un bar di Mansuè, dove è stata individuata una lavoratrice, anche questa volta di origine cinese, impiegata “in nero” come barista all’interno del locale pubblico. Infine, durante un controllo effettuato all’interno di un altro locale nel Comune di Farra di Soligo, è stata documentata la totale assenza del Documento di Valutazione dei Rischi, documento fondamentale per la tutela della sicurezza dei lavoratori, ed anche in questo caso è stato emesso un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

“I molteplici controlli, volti al rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno permesso di riscontrare la presenza di numerose violazioni, tra le quali l’omessa nomina del medico competente, l’omessa formazione dei lavoratori ed il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”, spiegano dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Treviso. Nel complesso, i controlli effettuati hanno permesso di riscontrare numerose violazioni, a seguito delle quali sono state irrogate sanzioni per circa 140.000 euro.

 


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Isabella Loschi

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