09 novembre 2024
Categoria: Spettacolo - Tags: De André, Andrea Scanzi, Teatro Manzoni, treviso, Paese, Le Cattive Strade, Giulio Casale, PPaoloVideo
Paolo Pandin | commenti |
Giovedì sera, a Paese (Treviso) presso il Cineteatro Manzoni, è andato in scena lo spettacolo scritto ed interpretato da Andrea Scanzi e Giulio Casale “Le Cattive Strade”. Sala piena, sold out.
Non serve che vi faccia la loro biografia che conoscerete meglio di me. Lo spettacolo, cito dal blog di Andrea Scanzi “è una lezione-spettacolo” che “ripercorre la carriera di Fabrizio De André, raccontando gli snodi del percorso artistico del poeta e cantautore ligure.” Lo spettacolo “non desidera canonizzare o peggio ancora santificare l’artista […] intende raccontare, senza agiografie ma con passione, le continue rivoluzioni e le poderose intuizioni di un intellettuale inquieto. Scomodo. Irripetibile.”
Durante lo spettacolo Scanzi recita un monologo, raccontando le principali tappe della storia di Faber, intervallandosi con le canzoni reinterpretate da Casale. Lo spettacolo è piaciuto molto al pubblico in sala, lunghi applausi e volti soddisfatti. Personalmente l’ho trovato godibile e interessante, soprattutto per un ragazzo di vent’anni come me, che non ha conosciuto De André e la sua musica, se non dopo diversi anni dalla sua scomparsa, grazie al web (straordinario contenitore musicale, troppo spesso malvisto da diversi artisti importanti).
L’impostazione monologo-musica è semplice ed efficace, funziona. Il racconto è fluido e comprensibile. I filmati e gli audio originali, sono inseriti bene (non rompono la narrazione, anzi) e aiutano ad entrare nell’ atmosfera che durante la serata si evolve. Scanzi accompagna dolcemente (e anche con un pizzico di nostalgia) l’ evoluzione della storia, mentre Casale interpreta con grande energia le canzoni di De André. Lo spettacolo è leggero, l’ ora e mezza vola.
Grazie a “Le Cattive Strade” ho messo insieme i “pezzi” della storia di De André che conoscevo, comprendendo i motivi del suo percorso artistica e personale.
Uno degli obiettivi degli autori, era quello di “non raccontare De Andrè come un santino” (cito dall' intervista che gli avevo fatto successivamente lo spettacolo), e ci sono riusciti. L’ artista non viene santificato, ma viene raccontato con passione (cosa diversa anche se confondibile), quella stessa passione che Faber metteva nelle sue canzoni e faceva si che venisse amato (oltre che grazie al suo grandissimo talento), da un pubblico molto ampio.
L’ unico appunto che mi sento di fare, riguarda l’ atmosfera che (come già scritto prima) durante lo spettacolo correttamente si evolve (seguendo lo sviluppo del percorso dell’ artista), mantenendo però, un tono nostalgico che, se funziona con chi ha vissuto gli anni e la musica di De Andrè, forse non sempre è efficace con chi invece è più giovane e non riesce (o non può) percepire quel sentimento.
Per concludere e non dilungarmi, “Le Cattive Strade” è una lezione-spettacolo, interessante, che da un lato ha la forza di ricordare (a chi già conosce) non solo la storia, ma anche la vitalità della musica di De André, e dall’altro di far vivere (a chi non ha non ha conosciuto quegli anni e Faber) le emozioni dei testi e delle melodie dell’ artista, grazie alle interpretazioni efficaci e sentite di Andrea Scanzi e Giulio Casale.
Consigliandovi di partecipare alle future date, vi ricordo che ci sarà una replica l’ otto maggio a Oderzo presso il Teatro Cristallo.
Paolo Pandin
Videomaker e altre cose che cerco di fare che mi vengono più o meno bene.
www.paolopandin.com
Spettacolo
Spettacolo
Spettacolo
No profit e attivismo
Persone
Notizie e politica
Notizie e politica
Persone
Persone
Caro lettore,
il nostro giornale vive soprattutto grazie agli inserzionisti. Disattivando il sistema di blocco della pubblicità, favorisci tutte le nostre attività: ti basta un click per darci un grande aiuto.
Grazie!