Le lenzuola erano così ghiacciate che potevano rompersi
Nei rigidi inverni in mezzo alla foresta la temperatura era di meno 30 gradi
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CANSIGLIO - Nei rigidi inverni in mezzo alla foresta la temperatura era di meno 30 gradi. E le pareti sottili della casa di legno erano coperte di brina anche all’interno. Fuori, nella notte, lo schianto dei faggi...L’infanzia - freddissima (e mitica) - di Toio de Savorgnani, cresciuto in un Cansiglio che qualche anno dopo ha ritrovato in Nepal. Padre friulano, madre cimbra del Cansiglio, Vittorio de Savorgnani ha la montagna nel Dna.
E nelle ferite che porta. Nell’ultimo numero del Quindicinale in edicola racconta qualcosa della sua vita, che ha il profumo e la musica della foresta, di cime innevate, di pareti di ghiaccio. E ci dice qualcosa di fondamentale: “Ognuno di noi se esce, per coraggio, per caso o per incoscienza, dai ristretti confini del quotidiano e dalle paranoie personali, scopre di avere enormi potenzialità.” E a proposito di Cansiglio: “Per me è un luogo tanto importante da avergli dedicato la vita: per farlo conoscere, ma anche per far sì che rimanga com’è, con una presenza umana discreta, compatibile e sostenibile”.
Da quest'anno puoi acquistare anche la copia digitale del Quindicinale da sfogliare online.