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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Lettera del Vescovo Pizziolo ai fedeli: “Tempo di solidarietà e responsabilità”

Vicino con la preghiera alle persone che combattono il Covid-19

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Vescovo Corrado Pizziolo

VITTORIO VENETO – Invita alla preghiera, ma anche a mantenere le relazioni all’interno della comunità sfruttando i mezzi di comunicazione, dalle videochiamate ai messaggi via WhatsApp alle classiche telefonate, in questa seconda fase della pandemia.

 

Il vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo si affida alle pagine de L’Azione per raggiungere i fedeli. Il suo pensiero va innanzitutto alle persone positive al Covid-19, agli anziani e agli operatori delle case di riposo, a chi è in prima linea negli ospedali, ma anche ai sacerdoti che hanno contratto il virus. In diocesi sono diversi i preti positivi: si sono registrati dei casi nelle parrocchie di Sacile e di Vidor, all’interno del Seminario e della Casa del Clero. Positivo al Covid-19 anche il direttore de L’Azione don Alessio Magoga.

 

Avevamo pensato e sperato, evidentemente troppo presto, che il peggio fosse già alle nostre spalle. Purtroppo non è stato così. – scrive il Vescovo -. Dobbiamo prepararci a nuovi momenti di distanziamento e di limitazioni. Al di là dei sentimenti immediati che possono essere i più diversi, sono convinto che dobbiamo reagire con responsabilità e spirito di solidarietà, i quali ci spingono a non pensare solo a noi stessi, ma al bene di tutti, specialmente dei più deboli. È quanto non si stanca di raccomandare anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, nella circostanza che stiamo vivendo, si rivela davvero un riferimento per tutti”.

 

Il Vescovo invita a non dimenticare quanto vissuto in primavera. Invita alla vicinanza e alla solidarietà verso chi è in disagio. “Desidero ricordare che la maniera più autentica ed efficace per far sì che “la rete non si squarci” è quella di mantenere, anzi incrementare, la preghiera di intercessione per tutti i fratelli e le sorelle: certamente per quelli ammalati e per le loro famiglie, per quanti sono chiamati negli ospedali e nelle nostre case a prendersene cura; ma anche per ogni altro fratello e sorella di cui, in qualche misura, siamo chiamati a farci carico perché non perdano la speranza e la fiducia. Non dimentichiamo – conclude - che la relazione fondamentale che tiene unita tutta la rete è quella con il Signore Gesù. Anche in questo momento in cui sembra riprendere la burrasca, egli non ci abbandona e continua a rivolgerci la sua Parola di amore e di incoraggiamento”.

 



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Claudia Borsoi

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