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18 aprile 2024

Treviso

Lezioni di sicurezza stradale in 15 scuole superiori della Marca

"Rinunciate al telefonino quando si guida perché, i dati ci dicono, è sempre più la causa di incidenti"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

lesioni sicurezza stradale

TREVISO - Oggi nella nuova sede dell’istituto Maffioli sono riprese le lezioni di sicurezza stradale organizzate dalla Provincia di Treviso. L’iniziativa nelle scuole secondarie superiori della Marca con lezioni e esercitazioni di guida sicura, coinvolgerà 15 istituti. Questa mattina al Maffioli la lezione era in presenza in una classe e altre 15 erano collegate. Oltre ai docenti, al dirigente scolastico e al presidente della Provincia Stefano Marcon, erano presenti rappresentati delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, della motorizzazione civile e come partner la Federazione motociclistica Italiana e i genitori del ragazzo mancato lo scorso luglio, Alessandro Barison, quali rappresentanti delle vittime della strada.

 “L’avevamo promesso, l’abbiamo messo in campo: il Progetto Sicurezza Stradale della Provincia di Treviso è ricominciato – ha detto Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – ai ragazzi ho detto: state sempre attenti perché è importante la sicurezza sulla strada per salvare la vostra vita e quella degli altri. E rinunciamo al telefonino quando si guida perché, i dati ci dicono, è sempre più la causa di incidenti. In questa prima tranche copriremo 15 scuole superiori di tutto il territorio, ma garantisco che riprenderemo in tutti gli oltre 100 plessi scolastici nei quali operiamo”.

 Nel 2019 sono stati 56 i decessi stradali e 3085 i feriti, un dato che comunque poneva la Provincia di Treviso sulla buona strada per la riduzione dei decessi tra il 2010 e il 2020. Se nel 2017 dunque si era toccata la quota minima di 53 decessi, da quel momento in poi è iniziata un lenta risalita. Per quanto concerne i dati 2019: sono gli automezzi nel 60% a essere oggetto di incidente con deceduti, seguono i motocicli (13%), gli autocarri (11%) e le biciclette (10%). Per gli incidenti con lesioni, invece, predomina l’autovettura privata: 72%.

Il dato che più rende l’idea del periodo attuale è senza dubbio quello della natura dell’incidente mortale: la maggior parte sono fuoriuscite autonome, scontri frontali e scontri laterali, proprio come avvenuto in questo tragico agosto 2021. Inoltre, rispetto agli anni precedenti, l’ultimo periodo ha fatto ritornare alto l’indice di mortalità tra le 4 e le 7 di mattina, invertendo una tendenza che nell’ultimo decennio aveva invece visto le ore di punta di entrata e uscita al lavoro come più pericolose. La distrazione alla guida è una delle cause predominanti. Nel 2019 sono state rilevate 310 fuoriuscite autonome 12 delle quali sono state fatali per 15 persone (quasi il 27% dei decessi dell’intero anno), che non sempre erano i conducenti. In nessuna di queste è stato segnalato il mancato rispetto dei limiti di velocità, e nella maggior parte dei casi, le condizioni meteo erano di tempo sereno, il fondo stradale era asciutto ed il tratto di strada era rettilineo, pertanto le cause dei sinistri sono imputabili alla disattenzione.

 


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