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15 maggio 2025

Cronaca

"La Liberazione dal nazifascismo non può essere celebrata sottotono, strumentalizzando un dolore nazionale"

Il monito di Rita Scapinelli (Prc) e il cordoglio per la morte del Pontefice

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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25 aprile, Festa della Liberazione

ROMA - Rita Scapinelli, Responsabile nazionale Antifascismo di Rifondazione Comunista, interviene con fermezza sul dibattito in corso riguardo alle celebrazioni del 25 aprile, che quest'anno segna l'80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La sua dichiarazione arriva a seguito delle recenti parole del ministro Musumeci, che ha invitato a celebrare la ricorrenza "con sobrietà", prolungando il lutto per la morte di Papa Francesco fino a cinque giorni. Mentre Scapinelli esprime il suo cordoglio per la morte di Francesco “un papa di una grande umanità molto vicino alle nostre posizioni per quanto riguarda la denuncia dei danni causati dal capitalismo e subiti dalle classi sociali più deboli e dall'ambiente in cui viviamo”, non manca di sottolineare come la morte del Papa non debba essere utilizzata per minimizzare l'importanza della festa del 25 aprile. Secondo la responsabile di Rifondazione Comunista, l'invito a celebrare "con sobrietà" rischia di ridurre il significato di una data fondamentale per la memoria storica del nostro Paese.

Scapinelli, infatti, ribadisce che la Liberazione dal nazifascismo non può essere celebrata "sottotono", ed esprime disappunto per il tentativo di ridimensionare l'evento con la scusa del lutto nazionale. "Se il ministro Musumeci intende che il 25 aprile venga celebrato in tono dimesso, si sbaglia di grosso", ha affermato, aggiungendo che il richiamo alla "sobrietà" potrebbe nascondere una volontà di sminuire una delle giornate più importanti per la democrazia italiana. L'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), secondo Scapinelli, ha fatto bene a non cedere a pressioni e a confermare gli eventi programmati per la giornata del 25 aprile, che includeranno bande musicali e cori, segnando una celebrazione viva e partecipata. La responsabile di Rifondazione Comunista conclude il suo intervento affermando che, anche Papa Francesco, con la sua sensibilità e il suo spirito di giustizia sociale, avrebbe voluto una celebrazione degna di un evento così significativo per la storia dell'Italia. Con queste parole, Scapinelli ribadisce la necessità di mantenere alta l'attenzione sulla Liberazione, contro ogni tentativo di ridurre il suo valore simbolico.
 


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