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19 aprile 2024

Treviso

L'inverno ci prova: ma sarà vera gloria?

Nuova perturbazione in arrivo, con temperature finalmente consone alla stagione

| Andrea Costantini |

| Andrea Costantini |

L'inverno ci prova: ma sarà vera gloria?

Ben ritrovati a tutti!

I termometri in pianura, nella giornata di ieri martedì 21 gennaio 2014, hanno mostrato valori superiori perfino a +15°C, tutto questo "solo" grazie alla radiazione solare e all'estrema mitezza dell'aria ancora circolante sulle nostre regioni, e più in generale su tutta l'Europa meridionale e occidentale.

Mediamente, registriamo valori di 8-10°C sopra la media storica, che ricorda come i giorni conclusivi di gennaio siano, statisticamente, i più freddi dell'anno; ora qualcosa si muove, e dopo l’ennesimo pesante peggioramento conclusosi martedì, la situazione meteo in Europa sembra subire un cambiamento, con l’inatteso rinforzo dell’alta pressione molto fredda sulla Scandinavia (dove già si raggiungono i -35°C) e un rallentamento (finalmente, è il caso di dirlo!) del “nastro trasportatore” dall’Atlantico. Nel weekend una saccatura porterà inizialmente maltempo con neve anche ben sotto i 1000m, successivamente disporrà venti da nordest che faranno affluire aria più fredda, in linea con la stagione, chiudendo di fatto questa mitissima fase culminata con valori massimi eccezionalmente miti.

Questa mappa per sabato mattina identifica molto bene l'invasione del gelo che coprirà la Russia e buona parte dell'Europa orientale, spingendosi anche verso quella centrale; mancano però le giuste "combinazioni" bariche per far affluire l'aria fredda più ad ovest, pertanto resteremo ancora sotto l'influsso dell'aria atlantica che diverrà però un pò più fredda con il passare dei giorni.

La mappa per il mercoledì successivo mostra infatti il rinforzo e la durata dell'ondata di gelo in Russia, ma risulta decisamente confinata ad est

In sintesi, ecco il tempo previsto per i prossimi giorni:

Mercoledì 22 gennaio (attendibilità 90%): tempo stabile e soleggiato, con clima ancora assai mite a tutte le quote e valori termici ancora anormalmente miti. Possibili banchi di nebbia al mattino, in rapido dissolvimento.

Giovedì 23 gennaio:  inizialmente ancora soleggiato, ma con nubi in aumento fino a cielo coperto dal tardo pomeriggio quando inizieranno deboli precipitazioni in estensione nella notte. Quota neve a 900-1000m e temperature in calo.

Venerdì 24 (90%): nella prima parte del giorno moderato maltempo con piogge diffuse e quota neve a 600-800m, attesi circa 15-20cm sopra i 1000m entro sera, localmente anche 25-30cm. Nel corso della giornata progressiva attenuazione dei fenomeni con ingresso di aria più secca da est, e miglioramento entro la notte con calo termico sui settori innevati.

Sabato 25 (90%): tempo in netto miglioramento con qualche nube medio-alta e clima più freddo e ventilato, specie in montagna. In serata-notte transito di nubi da nordovest, ma senza conseguenze.

Domenica 26 (80%): tempo buono e soleggiato al mattino e primo pomeriggio, con temperature in ulteriore calo e minime prossime a zero gradi in pianura con punte localmente al di sotto. Nel corso della giornata aumento della nuvolosità alta e sottile, con cielo nuvoloso entro notte.

Tendenza

Ad inizio settimana un’ondata di gelo si stabilirà sulla Russia e buona parte della Scandinavia, portando diffusamente valori inferiori a -30°C e punte sotto i -40°C; sull’Italia tenderà ad arrivare una bassa pressione di origine nord-atlantica che porterà precipitazioni sparse ma non intense tra lunedì e mercoledì, con temperature nella norma e quota neve sui 700-1000m. Al momento non vi è alcuna evidenza che l’aria gelida possa interessare le nostre regioni entro la fine di gennaio, se non di riflesso e solo in misura modesta e temporanea.

Curiosità della settimana

Negli episodi perturbati occorsi tra Natale e i giorni nostri, la montagna veneta nella zona dolomitica oltre i 1200-1500m ha rilevato ingentissimi accumuli nevosi che al momento fanno comparare la stagione con i massimi storici. Come già rilevato in molte situazioni simili, è imprescindibile la presenza di rilevanti accumuli in quota a fronte di temperature miti e flussi meridionali, gli unici in grado di apportare costante umidità e alimentare così le precipitazioni. Inverni molto freddi sono invece di norma associati a clima secco e siccitoso, in totale opposizione dunque all’andamento mite e piovoso di questi ultimi mesi.

 


| modificato il:

Andrea Costantini
Redazione di articoli a carattere previsionale e di approfondimento sulla meteorologia del trevigiano, con uno sguardo sempre attento al più vasto contesto ambientale dove siamo inseriti. Ruolo professionale: tecnico commerciale presso NESA http://nesasrl.eu/, progettazione, costruzione ed installazione di strumentazione professionale per monitoraggio ambientale e telecontrollo (meteorologia, idrologia, energie rinnovabili, geologia...). Dati meteo e webcam da Vittorio Veneto (TV) http://meteoravanel.altervista.org/

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