Liquami e moria di pesci: "Quali sono le sanzioni?"
L'inquinamento lungo il canale Fossa Storta a Mogliano finisce sui banchi della Regione
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MOGLIANO - L’inquinamento della Fossa Storta a Mogliano, con conseguente moria di pesci, finisce sui banchi della Regione.
Lo segnala il consigliere regionale dem Andrea Zanoni (nella foto): “A Mogliano c’è stata l’ennesima moria di pesci dovuta a uno sversamento di liquami: visto che i responsabili sono stati immediatamente individuati, sono stati anche sanzionati?”.
Il vicepresidente della commissione Ambiente ha depositato un’interrogazione a risposta scritta sull’episodio avvenuto lo scorso 28 agosto lungo il canale della Fossa Storta.
“Sono finiti nelle acque ben 150 ettolitri di liquami a causa, pare, di un problema tecnico alle tubazioni di un allevamento di suini, un guasto che ha provocato una strage di carpe, oltre a rendere l’aria irrespirabile per il cattivo odore.
Purtroppo gli sversamenti sono sempre più frequenti, con gravi conseguenze su ittiofauna e ambiente: basti pensare a quanto accaduto lo scorso anno con i reflui delle cantine in occasione della vendemmia. La Regione dovrebbe essere maggiormente presente, con controlli preventivi.
Questa volta Arpav e vigili urbani sono intervenuti subito, riuscendo a risalire all’azienda responsabile, ma hanno solo potuto constatare la moria di pesci. Mi auguro che sia stata comunque notiziata la magistratura - aggiunge l’esponente democratico trevigiano - e chiedo alla Giunta se, a distanza di due settimane, ci sia un bilancio definitivo dei danni all’ittiofauna e all’ambiente.
Va purtroppo considerato che il Fossa Storta confluisce nel fiume Dese che a sua volta sfocia nella Laguna di Venezia, dove la Regione Veneto ogni anno investe fior di quattrini pubblici per il suo disinquinamento”.