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19 aprile 2024

Italia

''L'Italia ce la farà'' dice il premier paragonandosi ad Al Pacino

''Sono stato io'' a proporre di escludere gli statali dalla riforma

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''L'Italia ce la farà'' dice  il premier paragonandosi ad Al Pacino

ROMA - Crisi, Jobs act, Quirinale, Italicum. Matteo Renzi a 360 gradi nella conferenza stampa di fine anno. ''L'Italia ce la farà'', dice con forza il premier paragonandosi ad Al Pacino in 'Ogni maledetta domenica' ("con il coach sempre a dire ai suoi che ce la possono fare"). E la parola per il 2015, sottolinea Renzi riferendosi alla situazione del Paese, "è ritmo, senso di cambiamento, urgenza". Non basta, comunque, "cambiare ritmo, bisogna cambiare l'umore degli italiani".



Esclude un eventuale effetto contagio della Grecia sull'Italia ("Siamo paesi profondamenti diversi, l'Italia ha condizioni economiche decisamente positive, ha il grande problema del debito, delle riforme e della mancanza di crescita, e su questo stiamo lavorando") e si dice "per niente preoccupato delle sfide che ha davanti l'Italia nel 2015''. Il nostro paese "non si cambia con uno schiocco di dita come Fonzie, ma con un lavoro sistematico". Orgoglioso di un governo "che ha fatto meno leggi e più riforme", Renzi è convinto che dall'Ilva a Meridiana "riusciremo non solo a rimettere in moto l'Italia ma a farla correre". E rispondendo a una domanda, sottolinea: "Gufo non è chi parla male di Renzi, ma chi parla male dell'Italia". Le leggi, aggiunge, "non hanno il telepass... noi stiamo facendo quello che abbiamo promesso, tutto".

Jobs act - ''Sono stato io'' a proporre di escludere dalle deleghe sulla riforma del lavoro il pubblico impiego, afferma il presidente del Consiglio spiegando che le norme sugli statali saranno contenute nel ddl Madia. Nel pubblico impiego ''va creato un meccanismo per cui chi sbaglia paga", allo stesso tempo ''va incentivato il merito''. Per i fannulloni "va messa la condizione di mandarli a casa''. Quindi alla domanda se sia giusto licenziare chi nella Pa "ruba o si assenta in modo vergognoso, la risposta è sì". Renzi crede che il sistema pubblico "vada cambiato, e non per applicare quello privato": questo argomento sarà affrontato tra febbraio e marzo.

Legge elettorale - "L'Italicum, con il capolista bloccato e la possibilità di preferenze, è "un Mattarellum con preferenze", dice il presidente del Consiglio mostrando un fac-simile di come potrà essere la scheda una volta approvata la nuova legge elettorale, definita dal premier "molto seria, molto tranquilla, molto semplice". Il candidato "di quel collegio lì è chiaramente riconoscibile in più c'è lo spazio per mettere due preferenze, un uomo e una donna. Io lo trovo un meccanismo di una semplicità impressionante". E "non ho nessuna preoccupazione sulla costituzionalità della nuova legge elettorale" perché la riforma "è semplice e rispettosa della sentenza anti-porcellum" della Consulta.

Quirinale - Il premier non si sbilancia sull'identikit dell'eventuale prossimo presidente della Repubblica. ''Quando ero piccolo c'era un gioco carino: 'Indovina chi'. Dovevi rispondere alle domande 'Ha il cappello? Porta i baffi?' È un gioco meraviglioso ma io non partecipo", sottolinea Renzi. Il presidente della Repubblica, aggiunge, "deve avere i requisiti previsti dalla Costituzione: ha funzioni tipicamente politiche con la 'p' maiuscola, anche se nel corso della storia'' ci sono stati diversi tecnici alla presidenza. "La legislatura dura fino al 2018, ci sono i numeri per eleggere il Presidente della Repubblica se e quando avverrà il passaggio necessario", sottolinea. Poi: "Sui rapporti tra Berlusconi e Prodi non sono in grado di rispondere".

Spending review
- "L'obiettivo del taglio delle partecipate da 8mila a mille c'è e sarà realizzato, ma verrà fatto in modo serio e senza spot", dice Renzi.

Fisco - La 'local tax' sulla casa non partirà dal 2015, ma dal 2016. "No. Rischiavamo di fare confusione e quindi entrerà in vigore nel 2016", ha detto spiegando che le tasse "verranno pagate una volta l'anno: poi magari si piange per una settimana". 'Il bonus da 80 euro? "Lo rifarei tutta la vita, l'aumenterei se fosse possibile''.

Privatizzazioni - "Stiamo lavorando sulle poste, stiamo lavorando al futuro di Ferrovie'', dice Renzi parlando del piano di privatizzazione per il prossimo anno.

Pensioni - Renzi esclude che il governo possa mettere mano alla riforme delle pensioni. "Mi sento di escluderlo", risponde a chi gli chiede se con la nomina di Tito Boeri al vertice dell'Inps il governo intenda intervenire sulla previdenza. "Non vuol dire che le idee di chi viene a darci una mano diventino programma di governo", osserva.

Giustizia - Fermo poi sul tema della corruzione: "Gli sconti si fanno al supermercato, non ai corrotti". Poi: "E' inumano che ci sia un processo così lungo, stiamo riducendo molto, con il processo telematico si stanno riducendo i tempi, da qui ad un anno saranno modificate le regole del gioco anche sui processi".

Il piano Ue presentato dal presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker è "un primo passo ma non ancora sufficiente. Per il 2015 ci aspettiamo fatti'', aggiunge il premier. E specifica: "Chi vuol bene all'Europa sa che l'Europa oggi deve cambiare, chi dice che l'Europa va bene così com'è non sta facendo il bene né del proprio Paese né dell'Europa".

Marò - Renzi si auspica che si possa portare a casa "il risultato in una logica di collaborazione e di dialogo con le autorità indiane". La vicenda, aggiunge, "è molto seria, molto difficile per ciò che è accaduto in passato", su cui "ciascuno di noi si tiene il proprio giudizio. L'India è un Paese amico e alleato dell'Italia", che "negli ultimi giorni, nelle ultime ore ha finalmente aperto un canale di confronto diretto anche con dichiarazioni ufficiali che noi abbiamo apprezzato".

Norman Atlantic - Il premier ha introdotto la conferenza stampa esprimendo "orgoglio" per il lavoro strepitoso dei soccorritori della Norman Atlantic che ha permesso di evitare "un'ecatombe". Nel giro di qualche ora, afferma Renzi, "contiamo di terminare le operazioni di salvataggio" dal traghetto.

La conferenza stampa di Renzi

 


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