GODEGA SANT'URBANO - Gli articoli pubblicati sui media locali con dichiarazioni del sindaco Alessandro Bonet, secondo cui tutto va bene per quanto riguarda la caserma, hanno spinto le due opposizioni presenti in consiglio comunale a comunicare le proprie valutazioni.

"Siamo sempre stati contrari all’operazione caserma: la sicurezza sbandierata con il cemento è fine a se stessa. A cosa serve una caserma quando poi le leggi sono ancora inadeguate per far fronte ai fenomeni di microcriminalità e le forze di polizia non hanno le risorse per pattugliare il territorio?

A cosa servono 6 presidi dell’Arma nel raggio di 15 km quando poi non ci sono pattuglie sufficienti?

Oltretutto abbiamo sempre espresso le nostre perplessità per il piano finanziario predisposto.

ORA I NODI VENGONO AL PETTINE:

l’opera che nel 2010 era stata sbandierata come a “costo zero”, che nel 2012 è stata cavallo di battaglia per le elezioni e sventolata ad ogni Antica Fiera di Godega come il simbolo della capacità delle istituzioni locali e regionali di saper dare efficientemente risposta alle esigenze dei cittadini, SI MANIFESTA UN BOOMERANG non tanto per l’Amministrazione di Godega, ma PER LE TASCHE DI TUTTI I CITTADINI GODEGHESI:

al di là delle vicissitudini legate alla costruzione, nelle quali non entriamo in merito e per le quali, con rammarico, siamo costretti ad attendere gli sviluppi giudiziari, NON POSSIAMO ESIMERCI DAL RILEVARE CHE I LAVORI DI COMPLETAMENTO DELL’IMMOBILE RICHIEDONO RISORSE FINANZIARIE PROVENIENTI DA DISMISSIONI DI PROPRIETA’ DEL COMUNE, DA INTROITI RICONOSCUITI DA AUTOVIE VENETE, DA TRASFERIMENTI DA PARTE DI PRIVATI PER L’EDILIZIA CONVENZIONATA E DA AVANZO DI BILANCIO.

In tutto 600.000 euro!

Allora ci chiediamo: dove sta il “costo zero”??

Non osiamo immaginare poi cosa possa accadere se dal contenzioso con la ditta costruttrice dovessero emergere le ragioni di quest’ultima: dove troviamo un ulteriore + 1 milione di euro??

Per il comune di Godega sarebbe il baratro!

L’operazione sembrava facile, invece: l’impresa, con tanto di appalto, si è manifestata inadeguata, il progetto iniziale era approssimativo e non teneva conto dei requisiti tecnici richiesti dall’Arma, saltati gli stati d’avanzamento programmati, sono saltati i flussi di pagamento e questo non tanto a scapito dell’impresa costruttrice, ma di tutti i professionisti, artigiani e fornitori che hanno messo il proprio sudore – e poi ci lamentiamo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione -, come minimo i cittadini di Godega dovranno sborsare 600.000 euro (oltre al milione) e la bora politico-mediatica che soffiava sull’opera (dai vertici?) è andata scemando fino a lasciare Sindaco e Giunta soli, con in mano una bella “patata” da gestire.

Con la consapevolezza che i Carabinieri potranno arrivare a Godega solo in comodato e che le spese della caserma saranno quindi a carico del Comune di Godega, NON POSSIAMO PENSARE CHE ANCHE NEL NORD-EST IL DENARO DEI CITTADINI POSSA ESSERE SPRECATO A SEGUITO DI UNA SCELTA POLITICA SBAGLIATA E DARE LUOGO AD UNA DELLE TANTE CATTEDRALI NEL DESERTO.

A QUESTO PUNTO LA CASERMA DEVE ESSERE FINITA.

Il nostro auspicio è che l’Amministrazione trovi la giusta soluzione al contenzioso con l’impresa costruttrice, che l’opera venga completata quanto prima e che arrivino presto i militari dell’arma, ANCHE SE AD OGGI NON ABBIAMO ALCUNA EVIDENZA DI SERI ACCORDI SOTTOSCRITTI CON IL MINISTERO IN TAL SENSO.

Non è che oltre al danno per i cittadini, poi arriva anche la beffa??"

Allegato PDF delle carte in bianco nella delibera e mai firmate dalle parti