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16 aprile 2024

Castelfranco

Loria, nell'ex cava ai Ronchi i fanghi dell’Ilva: "Vanno trovate soluzioni alternative"

Zanoni: "Paradossale che la provincia più riciclona d’Italia debba ricevere come ‘premio’ i fanghi tossici dell’acciaieria di Taranto"

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Ilva

LORIA - “È paradossale che la provincia più riciclona d’Italia debba ricevere come ‘premio’ i fanghi tossici dell’Ilva. Questo meccanismo deve essere assolutamente rivisto”.

A chiederlo è Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, commentando il previsto arrivo a Loria, almeno fino al 2023, dei fanghi provenienti dall’acciaieria di Taranto, da stoccare nell’ex cava ai Ronchi.
“Un’operazione avallata in pieno dalla Regione che ha steso il tappeto rosso all’arrivo di questi fanghi a Treviso, perché ha modificato i codici Cer dei rifiuti della discarica”.   

“Si tratta di rifiuti che hanno un carico tossico chimico e, soprattutto, è assurdo che debbano essere stipati a 900 chilometri di distanza, attraversando tutta Italia su mezzi pesanti, creando quindi ulteriore inquinamento. Devono essere trovate soluzioni alternative e più sostenibili”, ribadisce Zanoni.

“Da anni la provincia di Treviso si distingue per gli ottimi dati sulla raccolta dei rifiuti: secondo l’ultimo report di Legambiente Treviso è il Comune più riciclone d’Italia con una differenziata all’86,7%, Vedelago è il migliore in Veneto sopra i 15mila abitanti seguito da Preganziol e Paese: gli sforzi dei cittadini per vivere in un ambiente più salubre non possono essere vanificati importando tonnellate di rifiuti”.  OT

 


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