Lotta agli accattoni molesti: database unico e proposta di legge
Tavolo tecnico tra i comandanti delle polizie locali di Venezia, Padova, Treviso, Verona, Vicenza, Rovigo e Udine
| Isabella Loschi |
TREVISO –Si è svolto ieri mattina il secondo incontro tra i comandanti delle polizie dei comuni di Venezia, Padova, Treviso, Verona, Vicenza, Rovigo e Udine per sviluppare azioni comuni per la lotta all’accattonaggio molesto.
Il tavolo tecnico, riunitosi al Comando di Polizia locale di Treviso, ha costituito un gruppo di lavoro di funzionari indicati dai rispettivi comandanti. “Il loro compito – spiegano i comandanti - sarà quello di condividere le buone prassi sino ad ora adottate; definire una procedura operativa standard di accertamento delle violazioni ai regolamenti comunali o ordinanze; scambiare i dati nominativi in possesso dei rispettivi comandi, per facilitare i processi di identificazioni di eventuali provvedimenti a carico e valutare, attraverso l'analisi dei dati e delle esperienze sul campo, la sussistenza di ulteriori elementi utili alle politiche sociali di ciascun Comune, anche con riferimento alla conoscenza ed alle successive azioni di contrasto dello sfruttamento di immigrati ovvero di protezione di eventuali vittime”.
Il tavolo ha anche approvato una proposta di codificazione comune tra amministrazioni comunali ed forze dell’ordine. Inoltre, è stato istituito anche un gruppo di lavoro ristretto, composto dai Comandanti di Venezia, Treviso, Padova e Vicenza, per la redazione di una bozza di proposta di legge nazionale che affronti la tematica in maniera organica ed efficace, da presentare poi alle amministrazioni comunali.
“Siamo molto soddisfatti. L’incontro di questa mattina va nella direzione del nuovo metodo che questa amministrazione ha inaugurato e che contempla lo scambio di competenze, la collaborazione e la creazione di una rete tra amministrazioni – dichiara l’assessore alla sicurezza Roberto Grigoletto – Bene poi che tra i punti condivisi via sia la stesura di una bozza di proposta di legge nazionale. La sottoporremo alle commissioni parlamentari competenti di Senato e Camera per sollecitare un tempestivo intervento a livello legislativo".