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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

LUANA, ENFANT PRODIGE DI FREGONA

Festival di Saint Vincent e un disco in uscita per la giovanissima Luana Maso

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LUANA, ENFANT PRODIGE DI FREGONA

Fregona - Vista a tu per tu, Luana Maso, sembra la tipica ragazzina all’uscita della scuola: carina, semplice, minuta, anche se quello sguardo vivace e tenero rivela già una grande determinazione.
Sul palco si trasforma: sfodera una voce potente e ben modulata oltre ad una capacità interpretativa inconsueta per una quattordicenne.

“Quando mi esibisco, di solito, mi sale la febbre-confessa l’adolescente di Fregona- gambe e mani tremano ed ho il terrore di dimenticare le parole”.

Ma non sarà certo l’emozione a fermarla, Luana è volitiva, determinata e perfezionista: pretende molto da se stessa e dai suoi insegnanti. E pensare che ha iniziato a cantare per gioco!

In prima media, senza aver mai preso in mano un microfono, ha vinto un concorso organizzato dalla scuola; da allora prende vita la sua passione e, incoraggiata dal suo più grande fan (papà), inizia a studiare pianoforte e canto. Da lì al palco del Festival di Saint Vincent il passo è breve: la nostra “enfant prodige”entra in finalissima con un pezzo di Leona Lewis. Ma la ragazza non si monta la testa e continua tranquillamente la sua vita: sta affrontando gli esami di terza media, esce con i coetanei, divora libri gialli e guarda Mtv.

Vasco e Laura Pausini? “No grazie!” ci stoppa Luana”io ascolto musica che non ascolta nessuno”.

(Luana è tranquilla, sembra una veterana dell’intervista, arriva accompagnata da papà e dal produttore artistico Ruben Marton che ci dà alcune interessanti “dritte” in campo musicale)



Funziona che un giorno ti svegli e decidi: da grande farò la cantante?

“All’incirca sì. Mi ero iscritta ad un corso di karate, ma dopo aver vinto quel concorso canoro con la scuola, a 11 anni, ho sentito che la mia vera passione era la musica. E’ancora così”

Consideri quindi il canto come una futura professione?
“Mi piacerebbe lo fosse…se poi non dovesse andare, canterò a casa mia.
(“Conoscendola non cede”chiosa sorridendo papà…)

Come hai vissuto la tua prima volta su un palco così importante come quello di Saint Vincent?
“Non ho mai provato un’emozione del genere! L’attesa stressante, la preoccupazione di far bene, avevo la febbre e tremavo, ma è stata un’esperienza indimenticabile: tanta gente interessante, il cameratismo, la condivisione di una stessa esperienza, accomunati da un’unica, grande passione: quella per la musica”

Eri una sorta di mascotte…
“La più giovane dopo una ragazza di 13 anni”

E il secondo posto?
“No comment, ma va bene così”
(sul suo volto e quello del padre si legge un’ombra di disappunto, come se, a dispetto del detto, non abbia vinto il migliore)

Per questo hai cambiato da poco la tua insegnante di pianoforte?
“Sì. E’ importante che ci sia feeling tra allievo e insegnate, non è questione solo di capacità. Con la mia insegnante di canto Maria Grazia Biancolin, ad esempio, mi trovo bene da quattro mesi”
(“E’ l’insegnante che deve trovare il giusto allievo”ci spiega in base alla sua esperienza Ruben Marton e precisa:”studiare canto non significa avere la giusta impostazione, diversamente si rischia di rovinare le corde vocali”)


Come va la scuola Luana?

“Bene! Sto finendo gli esami di terza media...vorrei poi intraprendere una scuola superiore che mi lasci il tempo di continuare a coltivare la mia passione per la musica”

Tu cosa ascolti?
“Di solito musica che non ascolta nessuno: mi piace molto Sarah Mclachlan, canta benissimo e in modo atipico, ma amo molto anche Beyoncè, Leona Lewis, e, soprattutto, Christina Aguilera, il mio mito”  

E io che ero rimasta a Vasco Rossi…

“Vasco proprio non mi piace: ha una voce troppo poco melodica, dura. Neppure Laura Pausini è il mio genere, meglio Lisa ed Elisa”

Il tuo sogno più grande?
“Duettare con dei cantanti famosi perché questo significa che sono qualcuno anch’io”

Spesso tra i tuoi coetanei l’imperativo è apparire a tutti i costi, che sia attraverso il canto, il ballo, un “trono” o un reality poco importa… cosa ne pensi?
“La maggior parte dei miei coetanei sono così e molte agenzie di spettacolo sfruttano e puntano su questo. In realtà non devi andare in tv solo perché sei bello, ma solo se hai talento o qualcosa da dire”

Tu che rapporto hai con la tua immagine?

“Mi vesto tutti i giorni come sul palco: con semplicità, senza trucco né artifici particolari; l’immagine deve essere fedele a se stessi”

Parteciperesti ad un talent show come “Amici” o “X Factor”?
“ Da un lato sì perché ritengo interessante confrontarsi con gli altri, dall’altro no perché questi programmi sono spesso incentrati sulla lite, cosa che non approvo. Dovesse essere preferirei “Amici””

La tua vita è cambiata dopo Saint Vincent?
“Direi di no…a scuola mi fanno cantare spesso e le amiche…beh si sono rivelate un po’ invidiose e non sono venute a fare il tifo per me, diversamente da alcuni amici maschi…”

Chiudiamo parlando del disco in uscita…

(risponde Ruben Marton)
“Siamo in fase di ricerca, vorrei trovare una veste sonora che calzi a pennello a Luana, che valorizzi la sua personalità, la sua pasta di voce originale, dei testi adatti alla sua età: non vorrei mai fosse una Lolita musicale”

Barbara Carrer

Foto: Paul Luigi Casagrande

 

 

 


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