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16 aprile 2024

Treviso

L'ULTIMO SALUTO A FLORIANO GRAZIATI: "GRAZIE PRESIDE"

L'ex dirigente stroncato sabato da un infarto

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

L'ULTIMO SALUTO A FLORIANO GRAZIATI:

QUINTO – “Spero di avervi lasciato qualche misura di dignità personale, che per quanto vale ha sempre un peso nell'esistenza”. Sono queste le parole con cui Floriano Graziati, l'ex preside di 72 anni stroncato sabato sera da un malore improvviso, ha voluto salutare le sue due figlie, Chiara e Francesca, e la moglie Vanna.

La frase, che il giurista ha affidato al proprio testamento, è stata letta da don Artemio durante il funerale che ieri mattina ha richiamato nella chiesa di Quinto più di 200 persone. Attorno al feretro, oltre ai familiari, si sono stretti anche decine di professori che hanno incrociato Graziati nella sua lunga carriera di dirigente scolastico di “Luzzati” e “Besta”, “Rosselli” di Castelfranco, “Berto” di Mogliano e per 13 anni, dal 1981 al 1994, dello scientifico “Da Vinci”.

“Grazie preside, grazie per aver creduto nella scuola oltre alle riforme ministeriali – ha detto commossa l'attuale dirigente del liceo di viale Europa, Maria Giuseppina Vincitorio – con la tua azione hai avviato dei processi innovativi che la nostra scuola ancora mantiene”.

“Per molti di noi resti il professore – ha aggiunto il parroco, don Artemio Favaro – profondamente innamorato della terra e delle persone più semplici, perché da poeta capivi che nella semplicità sta la grandezza”.

A dare l'ultimo saluto a Graziati, protagonista di numerosissime battaglie civili e fratello di Marco, ucciso del 1945 dalle Brigate Nere, c'erano anche gli amici dell'Ateneo di Treviso, di cui era socio ordinario, i compagni del Comitato che si batte contro l'ampliamento del “Canova”, di cui era vicepresidente, e il presidente dell'Anpi provinciale, Umberto Lorenzoni.

“Il suo ardore di persona razionalmente assetata di giustizia lascia un vuoto incolmabile – ha concluso Dante Faraoni, presidente del Comitato aeroporto – lo ricordiamo come fondatore e sostenitore del gruppo e per il suo impegno in prima linea”. Le figlie, infine, hanno letto l'ultima poesia del padre, lasciata sopra la scrivania e non ancora ultimata. Poi il feretro si è diretto verso il cimitero di Quinto.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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