LA LUNGA GIORNATA DEL NOVELLO
Gli amici di Facebook coinvolti nell’enomanifestazione. E Gazzotti, l’inventore di Ombralonga, dice: “Mi pare di rivivere i bei tempi…”
Castelfranco – Qualità e non quantità. Questo il motto dell’ottava edizione di “9llo & Music”, la Marcia del Novello di Castelfranco. Si è puntato su vini buoni e cibi altrettanto buoni, anche se la quantità - in termini sia di vino versato che di affluenza – non è mancata.
Otto locali in cui venivano proposti altrettanti vini giovani diversi, tutti rigorosamente trevigiani, e in cui non mancavano piatti talvolta ricercati, comunque sempre legati al territorio. «Gastronomia ed enogastronomia – ha detto ieri il sindaco Maria Gomierato al momento del taglio del nastro che ha dato il via alla maratona enologica – rappresentano sempre di più un investimento in cultura.
La Marcia del Novello di Castelfranco va vista in questo senso. La gente è sempre alla ricerca di proposte culturali che tocchino percorsi diversi.
Un investimento in qualità enogastronomica come hanno fatto per questa iniziativa i baristi e i ristoratori castellani è un modo per valorizzare il territorio». Un investimento in cultura, quindi, tanto che non è da escludere che il prossimo anno la Marcia del Novello possa fare tappa addirittura in quello che sarà il cuore culturale di Castelfranco: la Casa di Giorgione. «Il sindaco si è dichiarato possibilista in questo senso – hanno comunicato dallo staff di OficinaColombo, il motore dell’evento -. Il museo potrebbe essere aperto per coniugare arte e vino». Questa è l’ottava edizione, quando è nata la manifestazione internet era entrato da poco nelle case, ora è diventato una componente importante per la promozione del Novello a Castelfranco.
«Avevamo un migliaio di pre-iscritti online nel sito internet che porta il nome dell’iniziativa – affermano sempre gli organizzatori -.
In Facebook è stato creato un gruppo di 450 amici. E poi sono arrivati anche gli amici di amici. Sono venute a trovarci persone da Brescia, Milano, Roma, Torino, Genova». Per il taglio del nastro era presente anche Luigi Gazzoti, uno degli ideatori dell’Ombralonga. Da sempre c’è simpatia tra la festa di Treviso e quella Castelfranco, quest’ultima vista come una sorta di sorella minore. «Mi sembra di rivedere l’Ombralonga degli esordi – ha detto Gazzotti -. Si parla di vent’anni fa. Sono manifestazioni che possono dare molti frutti».
In duplice veste il consigliere provinciale e vicepresidente Ascom di Castelfranco Gianfranco Giovine: «Questa manifestazione è un appuntamento in cui si dimostra l’interesse della Provincia di Treviso per la promozione dell’enogastronomia – ha detto -. Promozione che deve avere come parola d’ordine qualità e non quantità. Quindi sì a manifestazioni di questo tipo, ma con buonsenso.
La Provincia non può che esprimere questo tipo di messaggio alla luce delle campagne che vengono portate avanti in fatto di sicurezza stradale». «Il plauso alla manifestazione – ha aggiunto – anche da parte dell’Ascom. Un’occasione per rivitalizzare il centro storico, scommettendo su commercianti lungimiranti come quelli che si stanno prodigando questa sera».
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