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28 marzo 2024

Conegliano

L'unica opposizione rimasta a Conegliano

L'associazione "Corte delle Rose" non partecipa al progetto di comune, Ascom e Conegliano in Cima

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

corte delle rose conegliano

CONEGLIANO - Sembra essere rimasta solo una forza di opposizione a Conegliano. Si tratta dell’associazione “Corte delle Rose”, nata nel marzo 2017, e rimasta la sola realtà in grado di movimentare il dibattito – anche politico – in città. L’ultimo “caso” riguarda la mancata adesione dell’associazione e dei suoi commercianti al progetto di rilancio messo in campo da amministrazione, Ascom e Conegliano in Cima.

 

Una convenzione che, oltre ai parcheggi gratuiti il sabato pomeriggio, prevede sconti nei negozi (aderenti) per chi presenta il biglietto della mostra dedicata a Teodoro Wolf Ferrari, a Palazzo Sarcinelli. Nella lista delle attività coinvolte non figurano però quelle di Corte delle Rose: “Ogni commerciante doveva mettere 50 euro per aderire – spiega la presidente dell’associazione, Patrizia Loberto – Noi in Corte abbiamo già eventi programmati fino a novembre, e abbiamo già stabilito i budget per le nostre iniziative. Avremmo dovuto spendere altri 50 euro a testa in più”.

 

Ma non c’è solo la questione economica, di mezzo. Corte delle Rose è infatti una realtà molto variegata, che presenta attività che difficilmente sarebbero potute rientrare nel patto di rilancio del commercio.

 

“Qui ci sono negozi molto diversi l’uno dall’altro – continua Loberto – Chi va a vedere la mostra, poi va dal corniciaio, secondo voi? Oppure prendete il caso dei bar: come fanno a fare lo sconto?” Durante la presentazione della convenzione l’assenza dei commercianti della Corte e dell’associazione che li rappresenta era passata un po’ in sordina.

 

Dopo un periodo di forte coesione tra l’amministrazione e le associazioni dei commercianti, coincisa con il periodo del Natale coneglianese, si è aperta quindi di nuovo quella frattura che ha caratterizzato fin dalla nascita il gruppo autonomo di “Corte delle Rose”. “Non siamo ribelli – specifica Loberto – Abbiamo le nostre spese, i nostri eventi, facciamo questo per la città. E se ci sono delle cose da dire, le diciamo. Poi noi siamo uno per tutti, tutti per uno. Siamo un’associazione”.

 

In un periodo in cui l’opposizione politica sembra silente – impegni elettorali? Tregua con l’amministrazione Chies? – Loberto e i suoi rappresentano davvero una delle poche voci “critiche” a Conegliano.

 



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Roberto Silvestrin

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