Da oggi il Veneto, grazie alle disposizioni del nuovo Dpcm, torna al pre-lockdown, con la riapertura (dopo le aziende) di ogni attività commerciale, dai bar ai ristoranti, dagli hotel, ai negozi, dai parrucchieri alle spiagge. Un riavvio-2 che, per Confesercenti, farà rialzare le serrande a 8 esercizi su 10, pari a 80mila attività.

 

Non tutti riapriranno subito: è il caso di Venezia, dove locali storici come Harry's Bar, Caffè Florian, Caffè Quadri, hanno posticipato il riavvio, perché la città resta senza turisti. Ripartiranno tuttavia molte delle gioiellerie e dei negozi dell'area marciana. Il Veneto, promosso nelle tabelle del Ministero della Salute e Iss con un Rt (o R0) pari a 0,42, si rimette in moto, forte del calo costante dei contagi e del dimezzamento, dal 4 maggio, dei numeri nelle terapie intensive.

 

Il governatore Luca Zaia, anticipando i punti della nuova ordinanza regionale che varrà fino al 2 giugno - "manca la firma, aspetto solo di leggere il testo del Dpcm" - ha ribadito che resta l'obbligo della mascherina quando si esce di casa, e che l'analisi dei dati epidemiologici sarà la bussola per l'eventuale rimodulazione delle aperture.

 

Poi ha fatto un lungo elenco delle attività che da oggi, con il rispetto delle misure di protezione, non sono più sospese: ristoranti, bar, pub, esercizi di somministrazione di alimenti o bevande, stabilimenti balneari, alberghi, bed&breakfast, agriturismi, rifugi alpini, campeggi, mercatini settimanali, piscine, palestre, e, per i servizi alla persona, estetiste e parrucchieri. Restano sospese, ma per disposizioni nazionali, le attività dei tatuatori, le termali, quelle che utilizzano i bagni turchi o le saune, cinema, teatri e parchi divertimento.