VITTORIO VENETO - Anche il "contenitore vuoto" più discusso degli ultimi anni sarà presto messo all'asta. Acquistato sotto la seconda giunta Scottà, quella Da Re si appresta a venderlo per introitare soldi da reinvestire sul territorio di San Giacomo. Un tempo azienda, molto probabilmente ritornerà presto ad esserlo.

«Abbiamo preso la decisione di mettere l'ex Mafil sul mercato», annuncia l'assessore al Patrimonio Flavio De Nardi, che sottolinea come sia meglio vendere una struttura rimasta vuota per molti anni e con quei soldi «fare altri tipi di opere».

Acquistata per circa 1,2 milioni di euro, la Mafil sarà messa all'asta con una cifra base di circa 1,5 milioni di euro, così da poter comprendere gli oneri finanziari sostenuti in questi anni dal Comune.

Qualcuno si è già dimostrato interessato a questo stabile? «Ci sono già alcuni nominativi che ci hanno detto che parteciperanno all'asta - continua De Nardi - tra questi un'azienda produttiva e una che fa deposito. Noi venderemo la Mafil così com'è, rimarrà un edificio di tipo artigianale industriale, non cambieremo cioè la sua destinazione d'uso che è di tipo produttivo».

Dunque, il nuovo anno porterà alla vendita, oltre che di parco e villa Papadopoli, anche di questo complesso posto lungo la statale d'Alemagna. «Documentazione permettendo - continua De Nardi - andremo in consiglio comunale a discutere della Mafil già il 29 dicembre, indicativamente. Io spero di fare l'asta della Mafil tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio».

E su quale sarà poi la destinazione di questo 1,5 milione di euro incamerato dalla vendita della Mafil la giunta Da Re non ha dubbi: «È giusto - chiude De Nardi - che i soldi rimangano a San Giacomo. L'idea di come spenderli c'è: l'intenzione è quella di ingrandire la scuola di San Giacomo», scuola che per il prossimo anno avrà spazi insufficienti per accogliere tutti i suoi iscritti.