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28 marzo 2024

Castelfranco

Malgrado il Covid: +8% di fatturato, + 55% di torte vendute e un'assunzione

Asporto e innovazione sono i segreti della Pasticceria Sarti di San Vito d'Altivole

| Maria Elena Tonin |

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| Maria Elena Tonin |

Gianadrea Salvestrin, titolare Pasticceria Sarti

ALTIVOLE - Gianandrea Salvestrin, classe 1977, è un fiume in piena quando parla della sua attività. Creatività e bisogno di non mollare, sono state le parle chiave per affrontare questi lunghi mesi: i risultati sono arrivati e Salvestrin li ha voluti condividere con i suoi clienti. Un anno che lo stesso gestore della pasticceria Sarti definisce "pazzesco":un +8% di fatturato e un + 55% di torte prodotte e vendute, con una nuova assunzione.

 

"La parola che consegno a questo nuovo anno, è fiducia" sottolinea Salvestrin "anche se non è sempre stato tutto così facile Abbiamo dovuto imparare a fare cose nuove e a riorganizzarci nel tempo di una notte. Un anno, il 2020 che gli inglesi definiscono "challenging", sfidante ma noi la sfida l'abbiamo vinta."

Il lockdown ha obbligato la sua attività, come tante altre, a focalizzarsi sull'asporto: "All'inizio è stato drammatico, ma non avevamo scelta, se non quella di chiudere" spiega Salvestrin. Un'attività aperta da poco, debiti da pagare e la prospettiva di tanti mesi di inattività che un'azienda giovane, senza "riserve", non si può permettere di affrontare: una scelta obbligata." Con 60  torte consegnate l'ultimo giorno dell'anno, la pasticceria ha raggiunto il suo limite di produzione.

 

Non tutto è stato facile e le soddisfazioni non sono arrivate subito, ma Salvestrin ha la capacità di ammettere, anche con i suoi clienti, i propri errori e aggiustare il tiro. Racconta di una festa del papà disastrosa, in cui il locale non è riuscito a far fronte agli impegni presi ma anche della festa della mamma che ha registrato il record assoluto di incassi. "E' pazzesco pensare di aver fatto il nostro record di incassi in un momento come quello" racconta Salvestrin "e da lì non abbiamomai smesso di proporre cose nuove, sempre, in continuazione.

Questa è stata la nostra chiave vincente, insieme alla relazione con i clienti, con cui siamo in continua comunicazione anche ora, che ormai si fidano e ci seguono nelle nostre pazzie." Quest'ultima cosa, non è per niente scontata: Salvestrin parla di "Rivoluzione delicata", proprorre ai clilenti gusti nuovi ed allontanarsi dalla tradizione. "Le meringhe e le millegoglie le fanno tutti: noi siamo diversi." Gusti che, confessa, lui stesso non avrebbe mai provato, se non fosse del mestiere, ma "i clienti si fidano e rischiano." 

 

Spuntano il gelato d'inverno, gli agrumi a bracetto con la vaniglia, la torta del sole a capodanno, le frittelle il primo dell'anno e così via: un continuo di sorprese che il suo autore sembra voler rivelare, ma poi, sornione, nasconde la mano e ci invita ad avere pazienza e a scoprirle da soli. "Vorrei fare un incoraggiamento a tutti i colleghi che gestiscono bar, palestre o che hanno a che fare con la cultura, che hanno avuto restrizioni molto più severe: a loro va tutto il mio abbraccio e la speranza per il 2021. Appena possibile, ripartiremo tutti a bomba!"

 


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Maria Elena Tonin

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