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28 marzo 2024

Treviso

Maltempo ancora a lungo: novembre sugli scudi

Frequenti ed abbondanti precipitazioni anche nei prossimi giorni

| Andrea Costantini |

| Andrea Costantini |

Maltempo ancora a lungo: novembre sugli scudi

Ben ritrovati a tutti!

Il mese di novembre è senz’altro il più tipico e caratteristico per quanto concerne le precipitazioni abbondanti; le maggiori alluvioni e i dissesti in Veneto sono in genere riconducibili ad esso, e citiamo tra tutti il 4 novembre 1966, il 2 novembre 2010, il 5-6 novembre 2000 e via dicendo. Questo mese sta ponendo le basi per una diffusa instabilità idrogeologica sul territorio, con eventi anche già rilevati, ma ci ricorda ancora una volta come la natura tenda sempre a prendersi i propri spazi, anche se facciamo di tutto e di più per imbrigliarla, per costruirci sopra, per impiantare vigneti e coltivazioni, e per coprire di cemento i prati. Il conto che ci viene presentato, a volte, è però molto salato.

Vediamo l'aspetto meteorologico; una vasta saccatura atlantica apporta maltempo e frequenti precipitazioni, e trae linfa vitale sia dalle umide correnti in risalita dal Mediterraneo (scirocco) sia dalle più fresche correnti oceaniche che la incalzano e la spingono verso le nostre regioni. Il perno del maltempo, quasi come un pendolo, si sposta in una zona compresa tra Spagna, Francia e nord Italia, alternando così fasi decisamente perturbate ad altre di temporanea pausa, preziose per far defluire la pioggia e dare respiro alla rete idrologica.

L'immagine da satellite ci mostra bene questa interazione; mercoledì transiterà il corpo nuvoloso visibile appena ad ovest dell'Italia, seguito da una temporanea pausa più evidente venerdì. In pieno Oceano si prepara intanto una nuova acuta saccatura, che sarà responsabile del maltempo di sabato.

Ecco la mappa di altezza geopotenziale per domenica: la bassa pressione (definibile per semplicità nei colori verdì-azzurri) è posizionata sul Golfo di Biscaglia e indirizza umide e instabili correnti sud-occidentali, responsabili di nuovi impulsi perturbati.

 

In sintesi, ecco il tempo per i prossimi giorni:

Mercoledì 12 novembre (attendibilità 90%): il nuovo fronte freddo entrerà in azione nella notte con aumento della probabilità di rovesci, stante il maggior contrasto tra l'aria molto mite sciroccale e l'aria più fresca in ingresso da ovest. Avremo pertanto frequenti e anche abbondanti precipitazioni, specie nelle ore centrali del giorno, con occasionali temporali immersi nella grande massa nuvolosa. Temperature in leggero calo e neve oltre i 2200m sulle Dolomiti.

Giovedì 13 (90%): residuo maltempo specie nella prima parte del giorno, con progressiva attenuazione dei fenomeni entro sera ed apertura di qualche schiarita, più probabile in montagna mentre permarranno nubi basse e foschie in pianura e nelle valli. Limite della neve simile ai giorni precedenti, attorno a 2000-2200m

Venerdì 14 (80%): una temporanea dorsale di alta pressione favorirà un tenue miglioramento, con qualche sprazzo di sole (sempre più probabile e duraturo in quota) e assenza di precipitazioni. Temperature assai miti per il periodo, specie nelle aree con maggior soleggiamento.

Sabato (80%): da ovest si avvicinerà un compatto fronte freddo, che dopo aver colpito il nordovest italiano si sposterà rapidamente entro il pomeriggio sulle nostre regioni, apportando nuove abbondanti precipitazioni. Il “clou” dei fenomeni è atteso tra il pomeriggio e le prime ore della notte, con fenomeni anche forti e qualche temporale. Limite neve in calo nelle Dolomiti anche a 1600-1700m sotto le precipitazioni più intense, sempre sopra i 2000m altrove.

Domenica (70%): passato il fronte freddo entro la mattinata, avremo un cielo ancora spesso nuvoloso con deboli piogge intermittenti, probabili in particolare sui rilievi (quota neve stabile). Clima umido e uggioso, con scarsa escursione termica diurna.

Tendenza

Da ovest si avvicinerà una nuova bassa pressione, che sembra interessare con un altro forte peggioramento il territorio nella giornata di lunedì, cessando poi gradualmente martedì. Le temperature tenderanno a scendere leggermente stante il minor richiamo di scirocco, e la quota neve guadagnerà probabilmente alcune centinaia di metri verso il basso sulle Dolomiti (ragionevolmente tra 1400 e 1800m a seconda della morfologia delle valli). L’evoluzione successiva non è prevedibile.

 


| modificato il:

Andrea Costantini
Redazione di articoli a carattere previsionale e di approfondimento sulla meteorologia del trevigiano, con uno sguardo sempre attento al più vasto contesto ambientale dove siamo inseriti. Ruolo professionale: tecnico commerciale presso NESA http://nesasrl.eu/, progettazione, costruzione ed installazione di strumentazione professionale per monitoraggio ambientale e telecontrollo (meteorologia, idrologia, energie rinnovabili, geologia...). Dati meteo e webcam da Vittorio Veneto (TV) http://meteoravanel.altervista.org/

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