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28 marzo 2024

Conegliano

Mamma deve assistere la figlia malata ma rischia il posto di lavoro: colleghi le donano 2mila ore di ferie

La grande solidarietà dei lavoratori dello stabilimento dell'Electrolux

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Electrolux di Susegana

SUSEGANA - Una gara di solidarietà straordinaria tra colleghi per aiutare la giovane madre ad accudire la figlia di 4 anni seriamente malata. I lavoratori dell’Electrolux di Susegana hanno raccolto ben duemila ore di ferie solidali che ora verranno cedute alla collega che potrà così assentarsi dal lavoro per stare vicina alla figlioletta, senza rischiare di perdere il lavoro. A coronare questa storia positiva di solidarietà c'è anche la notizia che la piccola sta reagendo positivamente alle cure. “Se tutto andrà bene - spiegano le Rsu dello stabilimento di Susegana - la lavoratrice avrà necessità di utilizzare solo parzialmente quel patrimonio solidale accantonato e il residuo delle ore di ferie non usate rientrerà nelle disponibilità pro quota dei lavoratori che le hanno donate. Tutto sotto il vigile controllo dell'impresa, che a sua volta ha contribuito con il 20% di ciò che è stato raccolto".

“Una solidarietà così importante e allo stesso tempo rara, è un bel esempio difficilmente replicabile su larga scala - sottolineano le Rsu - .In contesti lavorativi più tipici del nostro territorio, dove la gran pare dei lavoratori prestano l'opera in imprese di modeste dimensioni - la media è sotto i 5 dipendenti - è improponibile. Le 2.000 ore se divise per il numero dei dipendenti dell'Electrolux di Susegana portano ad una media sotto le 2 ore a dipendente. Media del pollo, visto che per donare ore di ferie, permessi o banca ore il lavoratore doveva avere dei residui di anni precedenti inutilizzati, il che ha ridotto la platea dei donatori. Ma ciò detto, il punto su cui interrogare istituzioni regionali e nazionali e l'opinione pubblica, è come sia possibile che una giovane madre si possa trovare in questa situazione, dove per accudire una figlia debba rischiare di perdere il lavoro, il reddito con tutte le conseguenze che ciò produce. La disperazione di fronte a questa prospettiva, conosciuta da questa lavoratrice alla quale era stato comunicato che aveva finito ogni istituto utile per assentarsi, non è da augurare neanche al peggior nemico”.

Le norme a tutela della genitorialità prevedono che solo fino ai tre anni della figlia o figlio un genitore possa assentarsi per il tempo della malattia, cioè senza limiti se non la guarigione. Oltre quell'età e fino ai 14 anni ci sono 5 giorni all'anno per assistenza in caso di malattia, non retribuiti. Superati i quali il genitore non ha alternative o il lavoro o l'accudimento. “Ma ci sono casi in cui non si può neanche scegliere, perché se non lo accudisci è considerato abbandono di minore. C'è chi può contare su una rete famigliare o amicale, che sopperisce, ma non sempre esiste e non sempre è possibile delegare il ruolo genitoriale, tanto più della madre verso la piccola o il piccolo”.

 



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Isabella Loschi

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