Mancato completamento della metropolitana di superficie. Per Gomierato: «Ennesima occasione perduta»
Critiche all'investimento regionale di fondi del PNRR nei treni a lievitazione magnetica, favoriti a discapito del completamento della metropolitana di superficie, progetto ormai abbandonato.
CASTELFRANCO - Se da un lato si guarda con favore alla prossima realizzazione dell’Alta velocità tra Padova e Bologna, con i benefici che tale tratta porterà anche al territorio di Castelfranco, c’è chi osserva con rammarico all’ennesima occasione persa per rivoluzionare il sistema di trasporto del Veneto, attraverso il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR), di cui la città del Giorgione è (o meglio, era previsto che fosse) un centro snodale primario, grazie alla sua posizione baricentrica, (quasi) equidistante dai principali capoluoghi di provinica veneti.
A fare da portavoce di questo malessere è Maria Gomierato, consigliera di opposizione, che ha più volte sollecitato i vertici politici comunali affinché facessero sentire la propria voce nel richiedere che fosse continuato il progetto di metropolitana di superficie, sfruttando i fondi messi a disposizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Invece, è l’accusa dell’ex primo cittadino di Castelfranco, la Regione vuole investire risorse per progetti ambiziosi e ancora incerti dal punto di vista tecnologico, come la realizzazione di linee ferroviarie a lievitazione magnetica sulle quali i convogli superano i 1.000 chilometri all’ora, muovendosi all’interno di tubi pressurizzati. Impianti avveniristici ancora in fase di sperimentazione, mentre il Veneto soffoca nello smog, tra ingorghi stradali e passaggi a livello ancora attivi.
Gli stessi passaggi a livello che avevano iniziato ad essere sostituiti da sotto- e sovrapassi grazie alle prime fasi del progetto di metropolitana di superficie, che aveva già mostrato le potenzialità di miglioramento della viabilità e della sicurezza stradale. A Castelfranco, erano stati eliminati 7 degli 11 passaggi a livello esistenti.
«Il SFMR è scomparso dai radar dei nostri Consiglieri Regionali e dei Parlamentari Veneti – commenta la Gomierato –, di fatto vanificando i costi ingenti che la Regione aveva fin qui affrontato. Essi accettano stazioni ferroviarie attrezzate e parcheggi scambiatori deserti, regno di erbacce o di rifiuti. Non cogliere una opportunità come quella del Pnrr per chiedere fondi per il completamento del SFMR su tutte le direttrici ferroviarie regionali, la consideriamo una omissione grave e un rilanciare la palla in tribuna con sogni di là da venire».