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04 dicembre 2024

Treviso

LA MARCA A RISCHIO SISMICO: PREPARIAMOCI

Il rischio c'è. E se il terremoto non si può prevenire, ci si può preparare.

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

LA MARCA A RISCHIO SISMICO: PREPARIAMOCI

TREVISO - Il rischio di terremoto nella Marca Trevigiana è altissimo. A stabilirlo è l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha assegnato ai comuni della Marca un indice sismico calcolato con il valore “9”, pari alla seconda categoria.

Nello studio effettuato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dove si prende in considerazione l’accelerazione massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in un arco temporale di 50 anni, emerge che tra i comuni più esposti al rischio sismico, e con la popolazione più numerosa, vi sono Conegliano, Montebelluna, Vittorio Veneto, Pieve di Soligo, Valdobbiadene.

Un rischio da non sottovalutare. E sebbene i terremoti non si possano prevedere con certezza, sono in corso degli studi per prevederne gli effetti premonitori. Come spiega l'esperto, Pierluigi Bragato, sismologo del CRS (Centro Ricerche Sismologiche dell’OGS di Trieste), "Prevedere un sisma allo stato attuale non è possibile, ma stiamo cercando di individuare dei fenomeni premonitori, eventi a connessione diretta".

Quello che accade di frequente, comunque, è che a una scossa ne seguono altre. Lo sciame sismico di questi giorni ha moltissimi precedenti. Come spiega Bragato, dopo la scossa del 20 maggio "C’era una certa probabilità di nuove scosse, anche di alta intensità. I nostri dati statistici si basano sulle osservazioni del passato e anche nel 1570, così riportano le testimonianze dell’epoca, la sequenza sismica ci fu e durò per qualche anno. Anche con il terremoto del Friuli la sequenza sismica durò per un anno, con due scosse simili per grado alla prima cinque mesi dopo".

La terra, dunque, non ha finito di tremare. Il problema è che, in Italia, manca la cultura della prevenzione.  E si scopre che molti edifici non sono stati costruiti seguendo le normative antisismiche vigenti o che la gente non sa come dovrebbe comportarsi quando la terra inizia a tremare.

Ora, dopo tutti questi eventi che hanno segnato ultimamente il nostro territorio, qualcosa pare si stia muovendo: si punta alla prevenzione, si comunica alla popolazione cosa fare e cosa non fare in caso di emergenza. Eppure in molti non ricordano che la protezione civile siamo noi, è ciascun cittadino, cittadino informato e sensibilizzato sulle buone norme da tenere a mente in caso di emergenza, che sia un terremoto, un’alluvione o una frana. Sapere cosa fare e cosa non fare in caso di evento improvviso, avere consapevolezza del proprio territorio e dei rischi ad esso correlati, rischi che la storia ci testimonia e che non dobbiamo dimenticare.

 

COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Cosa fare prima

? Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi

? Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti del gas, dell’acqua e gli interruttori della luce

? Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali troppo alti

? Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

? A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza

Cosa fare durante

? Se sei in un luogo chiuso, RESTACI e riparati sotto l’architrave di una porta di un muro portante

? Riparati sotto un tavolo

? Non precipitarti verso le scale; non usare gli ascensori

? Allontanati da porte e finestre e non uscire sui terrazzi

? Se sei in auto rimani all’interno dell’abitacolo! Non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge

? Se sei all’aperto, allontanati da edifici e linee elettriche

Cosa fare dopo

? Chiudi i rubinetti del gas, dell’acqua e gli interruttori della luce

? Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te

? Non cercare di muovere persone gravemente ferite

? Esci con prudenza indossando le scarpe

? Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e strutture pericolanti

? Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine

? Evita di andare in giro a curiosare! NON divulgare false notizie o informazioni incerte

? Evita di usare il telefono e l’automobile

? Se non è stata confermata la bontà, NON bere acqua dalla rete idrica pubblica

? Se per uscire dal locale in cui ti trovi devi utilizzare le scale passa nella parte adiacente al muro

? Se sei al buio, quando ti sposti usa il dorso della mano per verificare la presenza di muri o oggetti nel percorso che vuoi eseguire (riduci così il rischio di folgorazioni)


Maggio 2012 - Foto di gruppo della squadra di volontari Anpas provenienti da tutta Italia - tra loro anche i volontari vittoriesi di Prealpi Soccorso onlus - impegnati a Mirandola (MO) nel montaggio delle tende del campo base di piazza Costa. In pochi giorni l'Anpas è riuscita ad allestire in piazza Costa un campo in cui accogliere circa 300 sfollati, in particolar modo stranieri.

 

Ecco la lista dei Comuni trevigiani con sismicità di grado 9 (II categoria) e la mappa del rischio. ALTIVOLE ASOLO CAERANO DI SAN MARCO CAPPELLA MAGGIORE CASTELCUCCO CAVASO DEL TOMBA CISON DI VALMARINO CODOGNE' COLLE UMBERTO CONEGLIANO CORDIGNANO CORNUDA CRESPANO DEL GRAPPA CROCETTA DEL MONTELLO FARRA DI SOLIGO FOLLINA FONTE FREGONA GAIARINE GODEGA DI SANT'URBANO LORIA MASER MIANE MONFUMO MONTEBELLUNA MORIAGO DELLA BATTAGLIA NERVESA DELLA BATTAGLIA ORSAGO PADERNO DEL GRAPPA PEDEROBBA PIEVE DI SOLIGO POSSAGNO REFRONTOLO REVINE LAGO RIESE PIO X SAN FIOR SAN PIETRO DI FELETTO SANTA LUCIA DI PIAVE SAN VENDEMIANO SARMEDE SAN ZENONE DEGLI EZZELINI SEGUSINO SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA SUSEGANA TARZO VALDOBBIADENE VIDOR VITTORIO VENETO

 


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