Marfia e Ciaccia vincono a Motta
Andato in archivio il torneo tennistico liventino, un'open da da 250 racchette
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MOTTA DI LIVENZA - Edizione record la 27^ di Motta, open con 250 partecipanti. Due i direttori di gara con l’incognita maltempo, ma le strutture del club hanno retto le prove sotto tutti i fronti.
Così Giuliano Ferro e Mauro Granzotto, dopo quindici giorni di gare hanno decretato la vittoria di Matteo Marfia sul giovane talento friuliano Mattia Ros. Marfia era partito come favorito numero tre e Ros era il numero quattro, ma il forfait di Speronello che era il numero uno ha reso il percorso in discesa per Ros, ma per Marfia nessuno sconto. Sul suo cammino ha incontrato Mario Radic che era il numero due del seeding, col quale Marfia non ha mostrato alcun timore riverenziale, combattendo duro ha guadagnato la finale in due tirati set.
Terzi posti per Gianluca Grison e per Radic. Dietro due ottimi positivi per Luca Fereghino, stoppato agli ottavi da Marfia e per Alessio Paro che al terzo set ha avuto il pass nel main draw da Komac per poi arrendersi al terzo con il 2.5 Accardo. Paro che attualmente è 3.3 ha accumulato punti preziosi per la scalata di terza e visti i suoi progressi per fine anno cambierà categoria.
Chi invece l’ha già in tasca la nuova categoria è Giovanni Agostinetto. Il “vikingo” ha guadagnato molti punti sin dall’inizio della stagione e tra un mese arriverà a quota 2.7, entrando nel palmares dei migliori giocatori opitergini.
Titoli anche per i draw di terza e quarta che hanno assegnato la vittoria a Jani Tomulic su Alessio Paro e per il quarta ad Omar De Carlo su Fabio Rizzetto al terzo set.
Nel femminile una cinquantina di ragazze guidate dalla padovana Camilla Ciaccia opposta alla numero due Elena Covi. Pronostico azzeccato per la prima della classe che in finale c’è andata con Anna Bini. Terzi posti per Francesca Covi e Margherita Fiorio. Dietro dalla terza categoria si è distinta l’esperta Daniela Roman con due ottimi positivi.
Ermes Brugnaro