Marionette e burattini maestri di vita
Borgo Mescolino si prepara ad aprire i sipari su Fagiolino, la strega Morgana, zio Coniglio e il Bandito Polenta
| Chiara Rover |
COLLE UMBERTO - Signore e signori, ma soprattutto bambine e bambini, magia e divertimento sono alle porte: dal 3 al 6 settembre i vecchi cortili di Borgo Mescolino ospiteranno il 16° Festival Internazionale di Burattini e Marionette, evento che ormai da anni richiama a San Martino di Colle Umberto le migliori compagnie italiane e straniere del teatro di figura, creando una sinergia di arte e cultura in omaggio alla fantasia del grande Fausto Braga, famoso marionettista attivo nel Trevigiano negli anni immediatamente successivi alla Grande Guerra, inventore delle stravaganti maschere di Fortunello e Cirillino.
Proprio la volontà di non perdere il ricordo di questo celebre marionettista, unita alla voglia di tramandare un’arte capace di unire adulti e bambini, dal 2000 porta ogni anno il Comune di Colle Umberto e l’Associazione Il Piccolo Principe, con la collaborazione dell’Associazione Istadea e la direzione artistica di Alberto De Bastiani, alla realizzazione della sempre tanto attesa manifestazione settembrina. Un appuntamento, quello di Borgo Mescolino, che sembra andare ben oltre la semplice occasione di svago.
Se infatti burattini e marionette, oltre a divertirci, avessero anche qualcosa da insegnarci? «Con la cultura non si mangia - penserà qualcuno - meglio metterla in disparte in attesa di tempi migliori». Ma è davvero così? «Io credo proprio di no» ha dichiarato Alessandra Covre, Assessore alla Cultura del comune di Colle Umberto. «Anzi, è proprio in tempo di crisi che la cultura può offrirci gli strumenti che ci permettono di avere un rapporto più intelligente con i valori della vita. Ed è il senso di felicità e spensieratezza che percepisco attraversando i vicoli e i cortili di Borgo Mescolino che ogni anno mi riconferma quest’idea. Vedo famiglie incantate dalle storie dei burattinai, laboratori didattici pullulanti di creatività, incontri tra le culture più diverse...un connubio di arte e vita che risveglia il bambino che siamo stati e che, sebbene spesso ben celato, continua a vivere dentro di noi».
