Castelfranco – «Con Luciano siamo amici da quindici anni – ha detto -. Ne ho apprezzato l’impegno, la precisione e l’energia. In parlamento bisogna essere energici: se c’era bisogno di un intervento energico guardavano a lui…».

Così, ieri in piazza Giorgione, il ministro Roberto Maroni. È arrivato a Castelfranco per dare il suo appoggio al candidato leghista Luciano Dussin.

«I sindaci sono un punto di rifermento essenziale – ha continuano Maroni -. Abbiamo avuto risultati importanti in questi anni ed è merito di tutti coloro che partecipano alla sicurezza. Ho voluto dar fiducia ai sindaci per il contrasto della criminalità».

Quindi è passato ai campi nomadi. «Mi hanno accusato di essere peggio di Hitler... A Napoli c’era un campo nomadi abusivo dove i bambini stavano in una discarica abusiva: noi abbiamo fatto in modo che il sindaco avesse i poteri per risolvere queste situazioni. E se un sindaco e della Lega le risolve».

Tra i motivi che l’hanno spinto a Castelfranco ce n’è uno in particolare. «Porto fortuna. E di solito dove vado il sindaco vince. Il problema è che poi quando vincono non mi invitano, per questo – rivolgendosi a Dussin – voglio che mi inviti quanto vinci».

Affollato il palco allestito in piazza per l’occasione. Si andava dai coordinatori provinciali di Lega e Pdl, Giantonio Da Re e Annalisa Basso, fino al presidente della Provincia Leonardo Muraro e ai parlamentari Gianpaolo Vallardi, Piergiorgio Stiffoni e Gianpaolo Dozzo, passando per i consiglieri regionali Gianpiero Possamai e Luca Baggio.

Dussin ne ha approfittato per parlare dei suoi avversari: «Se ci fosse un sindaco di sinistra andrebbe subito allo scontro con la Provincia e la Regione dove governano Lega e Pdl e ci rimetteremo tutti. Non abbiamo bisogno di amministratori che ringhiano contro i nostri collaboratori».

Matteo Ceron