Martino Zanetti espone la sua opera pluridecennale
“TARVISIUM PICTA - Oltre 1000 anni di colore in eredità”

Martino Zanetti espone una selezione della sua produzione artistica presso la sede di Banca Generali Private a Treviso, un evento che celebra una vita dedicata all'arte e alla cultura. Dal 31 gennaio 2025 al 30 giugno diverse opere inedite e installazioni di grandi dimensioni saranno esposte a Palazzo Sardone, nel cuore di Treviso, location che fin dal suo accurato restauro, è stata declinata anche come luogo adibito ad ospitare eventi e concerti, diventando un vero e proprio interlocutore culturale con il capoluogo della Marca. La mostra “TARVISIUM PICTA - Oltre 1000 anni di colore in eredità”, che resterà aperta per cinque mesi, sotto l’egida della Fondazione Hausbrandt e con la curatela dell’arch. Luciano Setten, riflette la profonda ispirazione che l’artista trae dalla filosofia neoplatonica. Questa visione si concretizza nel progetto "Nouveaux Philosophes", una sintesi di arte, filosofia e rinascimento, cifra distintiva di Martino Zanetti. Un’occasione imperdibile per scoprire un percorso espositivo che coniuga purezza formale e intensità espressiva e “toccare con mano” la particolarità di ogni singola creazione.
Seguendo l’etica rinascimentale, Martino Zanetti ha scelto di esporre le sue opere a scopo benefico, devolvendo il ricavato a sostegno delle vittime dei conflitti internazionali, in particolare in Ucraina. La mostra si presenta come una narrazione moderna del Rinascimento, un viaggio tra colore, forma e pensiero. Per Zanetti, la pittura è "una fioritura colorata, irripetibile e personale". Un percorso che rende omaggio ai suoi maestri, come il pittore trentino Riccardo Schweizer e la zia pittrice Gina Roma, che hanno influenzato profondamente il suo approccio creativo. Come Schweizer, ma anche gli espressionisti dell’arte franco-nordica e gli esponenti dell’action painting di New York, Martino Zanetti ha spesso integrato elementi di architettura nella sua produzione artistica. L’artista si manifesta tramite la sua figura poliedrica di uomo studioso e appassionato di cultura umanistica. Anni di ricerca e sperimentazione sul colore e sulla potenza batocromica, lo hanno condotto ad approfondire nuovi modi e materiali. Il suo approccio artistico procede attraverso la comunicazione emozionale, per permettere al pubblico di godere dell’esperienza artistica in modo immediato e libero, tale da poter affermare che l’ultimo creatore dell’opera sia proprio lo spettatore. La realtà cromatica non è un episodico drip ma un fluire armonico di lineamenti batocromici. È questa la meraviglia cromatica dei quadri dell’eclettico autore.
In una visione molto vicina al nouveau francese, questa è un’arte che racconta, inesprimibile ricettacolo e contenitore del tutto. L’estremo realismo fa rifuggire l’artista dalle retoriche novecentesche ed individua nella pittura un segno che trascende ogni querula digressione. “La pittura è calligrafia cromatica irripetibile - asserisce l’artista. - È impossibile imitare e riprodurre il colore nella stessa misura; avendo tutte le sfumature cromatiche come la musica è inimitabile.” Oltre alla sua attività artistica, Martino Zanetti, noto come imprenditore visionario, è Presidente del Gruppo Hausbrandt, riconosciuto tra le eccellenze italiane e internazionali. Il suo impegno culturale e filosofico, uniti alla “triestinità”, lo portano, con la Fondazione Hausbrandt, a promuovere studi su Marsilio Ficino e altre figure centrali del Rinascimento italiano e della filosofia neoplatonica.
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