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16 aprile 2024

Cronaca

Mattarella respinge le dimissioni di Draghi: il premier il 20 luglio in Parlamento

Il presidente del Consiglio ai ministri annuncia il passo indietro in Cdm. Il capo dello Stato lo rinvia alle Camere

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Mattarella respinge le dimissioni di Draghi: il premier il 20 luglio in Parlamento

ITALIA - Il premier Mario Draghi ha annunciato le dimissioni in Consiglio dei ministri. Dopo il non voto del M5S alla fiducia sul dl Aiuti in Senato, il presidente del Consiglio ha comunicato ai ministri l'intenzione di lasciare la guida del governo. Dopo un primo colloquio nel pomeriggio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nuovamente questa sera al Quirinale il premier, che ha rassegnato le dimissioni. Il Presidente della Repubblica - riferisce una nota del Quirinale - non ha tuttavia accolto le dimissioni e ha invitato Draghi a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica. Poi in serata una nota dell’ufficio stampa del Quirinale che afferma: in riferimento ad alcune notizie circolate nel pomeriggio si sottolinea che nel colloquio tra il Presidente Mattarella e il Presidente Draghi si è registrata una totale identità di vedute. Il premier dopo essersi recato al Colle si è intrattenuto per circa 30 minuti a Palazzo Madama con la presidente del Senato, Elisabetta Casellati. Massimo riserbo sui contenuti dell'incontro. Mentre con il presidente della Camera, Roberto Fico, ancora in isolamento in quanto positivo al Covid, Draghi ha avuto un colloquio telefonico.  Il premier "mercoledì renderà comunicazioni alle Camere, ce lo ha detto lui stesso dopo aver annunciato le dimissioni", spiegano all'Adnkronos fonti di governo al termine del Cdm.

 

LE PAROLE DI DRAGHI - "Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico", le parole del premier. "Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più", ha detto annunciando le sue dimissioni in Consiglio dei ministri. "La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo", ha detto ancora Draghi, aggiungendo: "In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche". "Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani", ha aggiunto Draghi.

 



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