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28 marzo 2024

Montebelluna

Mattia, morto in cantiere a 23 anni, venerdì seconda udienza del processo. La famiglia: "Vogliamo giustizia"

Domani mattina nuovo presidio davanti al Tribunale di Treviso: "Continuiamo a lottare per fermare la strage di morti sul lavoro"

| Isabella Loschi |

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manifestazione tribunale Treviso per Mattia Battistetti

MONTEBELLUNA - Domani mattina, venerdì 3 marzo, in Tribunale a Treviso si svolgerà la seconda udienza del processo per la tragica morte di Mattia Battistetti, il giovane operaio di 23 anni che perse la vita in un incidente sul lavoro la mattina del 29 aprile 2021 in un cantiere edile a Montebelluna, travolto e ucciso da un carico di bancali che si staccò da una gru in movimento. La prima udienza si è svolta lo scorso 26 gennaio. I genitori di Mattia, Giuseppe e Monica e la sorella Anna da quel 29 aprile chiedono “verità e giustizia per la morte di Mattia”.

Lo ribadiranno anche domani mattina davanti al palazzo di giustizia dove è prevista una manifestazione per chiedere giustizia. “Esporremo pubblicamente - spiegano i familiari - con cartelli e striscioni, i tanti quesiti aperti dopo i tragici fatti avvenuti al cantiere di Montebelluna il 29 aprile 2021. Troppi i quesiti ancora aperti. Perché si è rotta la gru? Chi doveva verificare l'idoneità della gru? Perché è stato ordinato a Mattia di lavorare dove e mentre sarebbe transitato il carico? Perché il carico è stato fatto passare sopra Mattia? Come è stata fatta la manovra? Chi l'ha fatto era formato alla mansione?”.

“Continuiamo con costanza e determinazione a chiedere giustizia per Mattia e a lottare per fermare la continua strage di lavoratrici e lavoratori - continuano mamma, papà e sorella di Mattia - a chiedere controlli e sanzioni, risposte concrete dalle istituzioni, norme stringenti sugli appalti, giustizia rigorosa per i colpevoli di questi omicidi. Nessuna morte sul lavoro è una fatalità. In particolare, non lo è la morte di Mattia, che porta con sé tutti gli elementi di negligenza che condannano migliaia di lavoratori a non fare ritorno a casa. Invitiamo le tante e i tanti cittadini che non si arrendono, che vogliono vincere questa battaglia e che, soprattutto, vogliono starci vicini in questa tragedia, ad esserci venerdì mattina. Basta morti sul lavoro”.

 

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