MAXI-COMMESSA PER LA FERVET, MA DALLE BANCHE NON ARRIVANO I SOLDI
Appello da parte di Federazione della Sinistra e Sinistra Ecologia e Libertà

Castelfranco – Una situazione paradossale quella che sta vivendo la Fervet. L’azienda castellana specializzata nella produzione di treni, attualmente con circa duecento operai in cassa integrazione, ha ottenuto una consistente commessa da Trenitalia che potrebbe rimetterla in moto e ridare speranza ai lavoratori, ma le banche non si pronunciano sulla concessione del credito necessario per ripartire.
Si sommano gli appelli affinché le cose si sblocchino.
«Apprendiamo da fonti sindacali che prima di Natale è stato firmato il contratto che sancisce che Fervet ha vinto l’incarico per la realizzazione delle carrozze a due piani modello Vivalto – affermano in una nota Enrico Baldin ed Alessandro Squizzato di Federazione della Sinistra della Castellana -. Per quanto fosse nell’aria, questa è un’ottima notizia. Attendiamo ora che arrivino altre buone notizie dalle banche. Con l’ufficialità di questa notizia, gli istituti di credito non possono avere più alcuna remora nell’erogare i crediti essenziali per dare avvio alla realizzazione di questa commessa».
«I lavoratori Fervet – aggiungono -, da molti mesi, oltre che per l’incertezza del loro futuro stanno soffrendo per i ritardi di mesi nell’arrivo della cassintegrazione, e per buste paga da fame che non superano i 600 euro al mese. E’ il momento che i lavoratori possano tirare un sospiro di sollievo. In questo senso è stata deleteria la totale latitanza di chi governa a tutti i livelli che in questi mesi ha lasciato soli i lavoratori. Invitiamo il sindaco Gomierato ad un atto concreto, in controtendenza con la sua amministrazione: usi tutto il suo potere politico per fare le necessarie pressioni sugli istituti di credito che in questi anni hanno sostenuto Fervet».
Sulla stessa linea Mario Bertolo di Sinistra, Ecologia e Libertà. «E’ proprio vero: le banche sono sempre disponibili a prestarti l’ombrello, ma solo se splende il sole – scrive in un comunicato Bertolo -. L’ennesima conferma la troviamo nella mancanza di risposte all’appello lanciato agli istituti bancari dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori della Fervet affinché concedano dei prestiti che mettano in condizione l’azienda di riavviare l’attività.
Incredibilmente, nonostante la grande commessa per la costruzione di 350 nuove carrozze che garantirebbe il lavoro per alcuni anni ai 200 lavoratori, le risposte tardano ad arrivare. Sinistra, Ecologia e Libertà ritiene che per uscire dall’attuale situazione di crisi nessuno possa sottrarsi dalle proprie responsabilità e tutti debbano fare la propria parte a cominciare dalle banche.
Sollecitiamo quindi le Istituzioni, Comune e Provincia, a svolgere fino in fondo il ruolo chei compete loro affinché vengano prese decisioni in tempi brevi. Interpellanze in tal senso saranno presentate in tutte le sedi istituzionali. Sinistra, Ecologia e Libertà è vicina ai lavoratori e si augura che il “medico” arrivi prima che l’ammalato sia deceduto».