Medici di base verso lo sciopero
Disagi per i cittadini, pagheranno tutte le visite
TREVISO - La Federazione dei medici di famiglia ha annunciato che lo sciopero potrebbe partire già all'inizio di novembre.
Il sindacato ha deciso che entro metà della prossima settimana effettuerà tutti i passaggi necessari e rispettato il tempo tecnico, previsto dalla legge, aprirà lo sciopero. Non chiuderanno gli ambulatori, ma verranno applicate delle restrizioni, previste dalle convenzioni che legano circa 260 medici di base all'Usl 9, che provocheranno disagi ai cittadini facendo pagare il prezzo pieno per ogni visita e prescrizione. Faranno pagare, ad esempio, il modulo per le risonanze, che fino ad ora non era gratis, rifiuteranno di fare le vaccinazioni antinfluenzali, definite facoltative nelle convenzioni dei medici di base. Ciò comporterà malumori e disagi per i cittadini, che potrebbero chiedere un rimborso all'azienda sanitaria.
Parecchie le questioni irrisolte dello sciopero: la sicurezza delle strutture delle guardie mediche e la partita dell'informatizzazione degli ambulatori, con ripercussioni economiche piuttosto consistenti, quella dei “facilitatori” assunti dall'Usl senza il parere dei medici e la decisione dell'azienda di invitare le donne in lista per un controllo di routine al seno a cambiare l'esame clinico-strumentale prescritto dal proprio dottore di fiducia con una più veloce mammografia.
Il clima è teso, per l’Usl 9 non è il momento di mettere ulteriormente in difficoltà i cittadini con sciopero lo sciopero di un settore fondamentale come quello sociosanitario.