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28 marzo 2024

Nord-Est

Medico vittima razzismo: Fimmg propone iniziativa a Chioggia

'Pronti con il Comune a testimoniare la nostra indignazione'

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Medico vittima razzismo

VENEZIA - "Siamo indignati e arrabbiati: è intollerabile che un medico venga trattato in questo modo, venga colpito, minacciato e insultato, con le aggravanti dello sfondo razzista e della correità di molti che, invece, avrebbero potuto aiutarti a fuggire dalla violenza. Avrebbero potuto e dovuto proteggerti".

Lo dice oggi Maurizio Scassola, segretario dei Medici di famiglia del Veneto in relazione all'aggressione razzista subita a Chioggia da un medico dell'Inps indirizzando una lettera aperta direttamente al sanitario, originario del Camerun.

"È vero quello che in queste ore hanno scritto i rappresentanti politici di Chioggia e tantissimi cittadini: la violenza che hai subito non è espressione della cultura e della capacità di accoglienza dei chioggiotti.

Ma è successo a Chioggia, è successo nel nostro Veneto - rileva Scassola - . La situazione, dunque, va valutata nella sua giusta prospettiva. E per noi, come medici e come cittadini, questo è un motivo di preoccupazione in più: non si può sminuire questa aggressione, parlando solo di un caso isolato".

Per Scassola si tratta di "un razzismo strisciante che persiste in alcuni strati della popolazione, su cui tutta la comunità di Chioggia si deve interrogare e deve cercare risposte".

Il sanitario aggredito, oltre a denunciare l'episodio ha chiesto il trasferimento. "Cosa può fare una rappresentanza dei medici in una tale circostanza? Ci schieriamo con convinzione al tuo fianco e a quello della famiglia - aggiunge il rappresentante della Fimmg rivolgendosi direttamente alla vittima -. Insieme all'Ordine veneziano dei Medici ti accompagneremo con tutti gli strumenti di protezione giuridica che ci verranno concessi, per difendere la dignità e l'opera di ogni collega, che ha il diritto di non avere paura e di affrontare con serenità la propria giornata lavorativa".

Scassola propone, infine, al Comune di Chioggia di cooperare "per un'iniziativa pubblica, per testimoniare tutta l'indignazione e la volontà di non nascondere i problemi sociali, culturali e di giustizia che ancora impediscono alla nostra comunità di esprimersi nel terreno di una piena e diffusa democrazia".
 

 



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