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11 dicembre 2023

Esteri

Meloni a Macron: "Rafforzare dialogo, ora passi avanti sui migranti"

Il colloquio all'Eliseo è durato un'ora e 40 minuti

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Emmanuel Macron e la premier Giorgia Meloni

E' durato circa un'ora e 40 minuti l'incontro all'Eliseo tra il presidente francese Emmanuel Macron e la premier Giorgia Meloni. "Voglio ringraziare il presidente Macron per l'accoglienza. E' un'occasione molto importante: Italia e Francia sono due nazioni collegate, centrali, protagoniste in Europa che hanno bisogno di dialogare perché molti e convergenti sono gli interessi comuni", ha detto la premier nelle dichiarazioni alla stampa insieme al presidente francese prima dell'incontro. "Nei prossimi mesi - ha proseguito - saremo chiamati a prendere decisioni che avranno conseguenze importanti per il futuro dell'Ue e dei rapporti transatlantici ed è essenziale che Roma e Parigi lavorino" insieme "a livello bilaterale e multilaterale".

MIGRANTI
Con il presidente Macron "parleremo dai temi europei, a partire dai migranti. A fine mese ci sarà un importante Consiglio europeo e siamo d'accordo che si debbano fare passi avanti concreti rispetto a una visione che abbiamo già messo nero su bianco, cioè la difesa della dimensione esterna, e il superamento della diatriba tra movimenti primari e secondari", ha sottolineato la premier, rimarcando che "non possiamo continuare a consentire lo schiavismo del terzo millennio, bisogna stroncare la rete dei trafficanti di vite umane e evitare che la selezione all'ingresso sia fatta da una rete di criminali. Per questo bisogna collaborare e garantire il diritto a non emigrare. Su questo lavoriamo insieme".

TUNISIA E LIBIA
Inoltre con il presidente Macron "condividiamo una sensibilità comune su molte materie, penso al tema del Mediterraneo, in particolare con riferimento alla Tunisia e alla Libia, verso i quali lavoriamo con obiettivi convergenti".

Sulla Tunisia "abbiamo una visione condivisa dell'emergenza della situazione e abbiamo la volontà di raggiungere un accordo efficace aspettando i progressi attesi con il Fondo monetario internazionale". L'Europa si sta muovendo con "pragmatismo e serietà per offrire delle risposte" alle necessità di un Paese, "evitando" così "la degenerazione" del sistema economico tunisino, ha dichiarato la premier.

UCRAINA
Riguardo all'Ucraina, la premier ha sottolineato che "il sistema terra-aria Samp-T è oggi operativo in Ucraina, è un contributo importante alla difesa anti-aerea del Paese, un esempio concreto di quello che Italia e Francia possono fare insieme. E' un sistema fondamentale per difendere civili, persone innocenti, e dobbiamo essere fieri di aver lavorato così alacremente affinché si potesse offrire questo strumento nel minor tempo possibile", ha proseguito. E prendendo spunto dalla collaborazione sul sistema Samp-T ha auspicato: "Confido che a partire dal dialogo di oggi faremo ancora meglio e ancora di più in futuro".

“Non c'è dubbio che Italia e Francia continueranno a sostenere la causa ucraina fino a quando sarà necessario e a 360 gradi - ha rimarcato la premier - Se non lo facessimo non ci troveremo un mondo di pace ma ci troveremo in un mondo molto più caotico e con una guerra che si avvicina a casa nostra. Gli ucraini difendono anche la nostra libertà e il principio che vince la forza del diritto non il diritto della forza". Meloni ha ringraziato Macron per la "chiarezza" nel sostegno della Francia a Kiev.

REGOLE EUROPEE
Su governance e patto di stabilità, "non possiamo consentire", ha messo in chiaro la premier, che nelle nuove regole europee "tornino parametri oggi inadeguati, la grande sfida della nuova governance deve essere incentrata soprattutto sugli investimenti. Se ci siamo dati delle priorità non si può non tenere conto di questi elementi nella nuova governance. Gli investimenti sulle materie strategiche, sulle transizioni" che l’Europa è chiamata a mettere a terra "non possono essere considerati come tutti gli altri. Su questo siamo d'accordo", ha affermato nelle dichiarazioni alla stampa.

 

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