MENINGITE B: VALERIA, UN MESE, NON CE L’HA FATTA
È spirata il giorno di Natale a Padova: i genitori sono di Casale sul Sile
Casale sul Sile – Valeria, un mese di vita, non ce la fatta. La meningite, quella di tipo B, proprio quella contro la quale non esiste una cura, l’ha strappata alla vita. E proprio il giorno di Natale.
La piccola era ricoverata a Padova, nel Dipartimento di Pediatria dell'Ospedale in condizioni disperate. In un primo tempo si pensava che la neonata fosse stata colpita da una malattia rara.
Poi la tragica scoperta: meningite meningococcica. Ieri è giunta la conferma dell'Istituto di Microbiologia e virologia dell'Università di Padova.
I biologi infatti hanno identificato il microrganismo responsabile della malattia.
Si tratta nello specifico dell'infiammazione delle meningi che avvolgono il cervello e il midollo spinale: gli esperti hanno analizzato infatti un campione di liquido cerebrospinale, da qui la scoperta.
Negli ultimi giorni Valeria Gambero era stata colpita dai noti sintomi: ossia febbre, convulsioni, irrigidimento del collo. I medici hanno fatto di tutto per cercare di tenere in vita la neonata.
Tutte le cure tuttavia sono state inutili: il copro della piccina era troppo esile e non ce l’ha fatta.
Al momento non esistono vaccini per prevenire le meningiti da sierogruppo B: tuttavia secondo gli esperti pare sia molto raro che la malattia colpisca neonati.
Tra l’altro nel 20% dei casi la malattia è fulminante: proprio come è successo a Valeria.
La chiesa di San Marco Evangelista a Mogliano, quartiere Centro Sud, ha ospitato l’ultimo saluto della bimba l’altro pomeriggio: qui vivono i nonni mentre i giovani genitori abitano a Casale sul Sile; quel giorno la causa del decesso non erano ancora conosciute.
Un anno fa, a Natale, nel trevigiano si registrò un focolaio epidemico di meningite: tre morti e un malato in gravi condizioni che poi si salvò.
In quel frangente però si trattò di meningite gruppo C.