Meningite: decorso positivo per la 22enne intubata e sedata venerdì scorso
Questo pomeriggio la ragazza, che ha ripreso a respirare spontaneamente, uscirà dalla stanza di isolamento
VENEZIA - Risvegliata, estubata, vigile e in continuo miglioramento la ventiduenne di Chioggia che era stata intubata e sedata profondamente nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale della città del Veneziano la notte tra venerdì 22 e sabato 23, a causa di una forma grave di meningite.
Terapia antibiotica ad ampio spettro e cure immediate fornite dall'équipe del primario Massimo Tedesco hanno scongiurato il pericolo di vita: questo pomeriggio la ragazza, che ha ripreso a respirare spontaneamente, uscirà dalla stanza di isolamento e da domani potranno farle visita i suoi cari. Il batterio che ha determinato la meningite è lo pneumococco, meno contagioso rispetto al più temuto neisseria.
Questo può rassicurare le decine di persone tracciate dal Servizio di igiene e sanità pubblica dell'Ulss 3 Serenissima che erano state in contatto con la ragazza, compresi gli 11 tra colleghi (8) e familiari (3) sottoposti, secondo il principio di massima cautela e in attesa di isolare il batterio, a profilassi antibiotica preventiva, poiché in ambito domestico e lavorativo erano stati a vicinanza ripetuta e prolungata con la paziente.
Non sono dunque ritenute necessarie da parte del Sisp ulteriori attività di profilassi o vaccinazione da attuare nei confronti dei contatti stretti.