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29 marzo 2024

Nord-Est

Migliaia di borse in pelle false, scatta il maxi sequestro

Nel corso delle operazioni della Guardia di Finanza, sono state rinvenute circa 15.000 etichette con la stampigliatura del “Made in Italy”

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indagini

VENEZIA - Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia ha sequestrato migliaia di borse in pelle riportanti l’indicazione del “Made in Italy”, ritenuta falsa.
In particolare, nel corso dell’intensificazione del controllo economico delle aree di maggiore afflusso turistico nel Centro Storico di Venezia, i finanzieri hanno individuato un negozio, gestito da un soggetto straniero, che esponeva per la vendita numerosi e variegati modelli di borse in pelle, munite di etichette riportanti la stampigliatura “Made in Italy” nonché indicazioni volte a far ritenere che la produzione delle merci in esposizione nelle vetrine fosse avvenuta in Italia e che, quindi, fosse il risultato della creatività e della qualità della manifattura italiana.

Poiché i preliminari accertamenti svolti attraverso i riscontri sulle banche dati hanno indotto i finanzieri a ritenere che le citate indicazioni non fossero veritiere, è immediatamente scattata una più ampia attività che ha interessato ulteriori 7 negozi del Centro Storico che ha consentito di rinvenire analogo materiale e sottoporre a sequestro circa 3.700 borse in pelle, munite del cartellino che attestava l’origine italiana del prodotto.
Nel contempo, le Fiamme gialle sono state in grado risalire a gran parte della filiera commerciale, individuando la provenienza dei prodotti da un centro di commercio all’ingrosso con sede a Padova, riconducibile anch’esso a soggetti stranieri, che, sulla scorta della documentazione commerciale acquisita, avrebbe importato la pelletteria direttamente dalla Cina. A seguito della perquisizione di iniziativa dei locali sono state sottoposte a sequestro ulteriori 4.000 borse in pelle.

Inoltre, nel corso delle operazioni sono state rinvenute circa 15.000 etichette con la stampigliatura del “Made in Italy”, che si ritiene fossero pronte per essere “agganciate” ai prodotti di pelletteria per attestare un’origine dei prodotti differente da quella reale.
All’esito delle complessive attività condotte, le Fiamme gialle di Venezia hanno segnalato alle competenti Procure della Repubblica di Venezia e Padova 9 soggetti ritenuti responsabili di frode nell’esercizio del commercio e di vendita di prodotti con segni mendaci.

Sono in corso ulteriori approfondimenti volti ad intercettare ulteriori canali di approvvigionamento dei prodotti in pelletteria da parte dei negozi posti nel Centro Storico di Venezia, a tutela dei consumatori e dei milioni di turisti richiamati dalla città lagunare che nell’occasione intendono acquistare prodotti ritenendoli fabbricati in Italia.

 



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