CROCETTA DEL MONTELLO - Parte della critica dubita persino che sia esistito e che i suoi dipinti possano essere ricondotti a Cesare Vecellio, che li avrebbe firmati con uno pseudonimo. La tesi di laurea di Eleonora Brotto, 25enne di Crocetta del Montello, dà invece nuova visibilità al misterioso Cesare da Conegliano, pittore del ‘500 di cui poco si è indagato nei secoli, anche perché solo un’opera venne da lui firmata, mentre tante altre gli sono attribuite senza alcuna certezza.

Frutto di una ricerca durata due anni e mezzo, tra archivi storici privati e pubblici, tra Treviso e Venezia, questo lavoro è valso a Eleonora Brotto una laurea magistrale in beni culturali da 110 e lode ottenuta pochi giorni fa, il 29 ottobre, all’università Ca’ Foscari di Venezia. Ora il suo lavoro verrà dato alle stampe.

«La ricerca – evidenzia la 25enne - ha fatto emergere interessanti dettagli sull’autore e sulle sue opere. Inoltre, ho voluto mettere in evidenza alcuni concetti stilistici e politici che Cesare da Conegliano ha espresso attraverso i suoi dipinti». Pagine che aprono a nuove riflessioni su questo pittore di cui poco si sa.