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27 settembre 2024

Mogliano

Mogliano, riaperto il parco della Cultura

L'inaugurazione è prevista questo fine settimana

| Angelo Giordano |

| Angelo Giordano |

Mogliano, riaperto il parco della Cultura

MOGLIANO - Con l’ultimazione dei lavori inseriti nel primo stralcio è stato riqualificato ed è pronto ad essere ufficialmente riaperto al pubblico il Parco Storico Monumentale custodito nel centro storico di Mogliano Veneto, progettato dal grande architetto paesaggista dell’Ottocento Antonio Caregaro Negrin (1821-1898).

Considerato una delle figure più significative del panorama architettonico italiano del secondo Ottocento, di solida cultura classica ma aperto in maniera straordinaria al moderno, Antonio Caregaro Negrin è stato un grande architetto e paesaggista sperimentatore. Attraverso le sue conferenze in sedi accademiche e nei congressi artistici nazionali ed internazionali, egli ha contribuito in modo significativo al dibattito sull’evoluzione della città, sul rapporto tra arte e scienza, e tra giardino e paesaggio. A lui si deve la progettazione di questo Parco, prestigioso a tal punto da possedere il vincolo monumentale della Sovrintendenza, e la capacità di fondere in esso le caratteristiche di un classico giardino all’inglese con le tradizioni illuministiche del giardino formale. Il Parco è stato costruito tra il 1855 e il 1861 come pertinenza della settecentesca Villa Seymour (demolita nel 1890 per lasciare spazio a Villa Stucky, attualmente adibita ad hotel). Con i lavori di riqualificazione si è demolita la villetta Longobardi, costruzione degli anni Cinquanta estranea alla conformazione originaria del Parco romantico, realizzata dall’omonima famiglia, proprietaria esclusivamente del Parco fino al 1997, anno in cui il Comune di Mogliano Veneto la acquista. Con il termine del primo stralcio, viene finalmente riaperto al pubblico quello che ai più è conosciuto come Parco di Villa Longobardi che, per riaccendere l’attenzione sulle qualità storico-paesaggistiche del luogo, da oggi assume un nuovo nome: Parco della Cultura – Antonio Caregaro Negrin, sia in omaggio al suo grande progettista, che alla volontà dell’Amministrazione Comunale di riqualificarlo come un nuovo sito di interesse culturale. La villetta alterava completamente il delicato contesto paesaggistico e la struttura percettiva e di scala dell’intero Parco, da qui la necessità di procedere con l’intervento principale, ovvero la demolizione di villa Longobardi.

Le fondazioni invece, unico manufatto rimasto, sono rigenerate in una cavea adibita a luogo per spettacoli e concerti, i vasconi laterali diventano ampi contenitori di rigogliosa vegetazione. Oltre alla valorizzazione della vegetazione secolare esistente che permette di riconoscere le aree definite dal Negrin, gli interventi hanno interessato anche la fruibilità del Parco con il restauro dei percorsi pedonali e con l’installazione dell’illuminazione. La zona sud del Parco, pensata ex novo dai progettisti dello Studio MADE e denominata “Zona Orti”, costituisce un unicum strettamente correlato al compendio, concepita come uno spazio aperto, attrezzato, multifunzionale destinato a bambini e famiglie. Un padiglione, circondato da piante perenni, officinali, aromatiche e melliflue, offre lo spazio per sviluppare piccoli eventi, e ciò dona all’intera area un contributo attivo alla biodiversità. Con questo progetto, lo scorso ottobre 2022 lo Studio “MADE associati architettura e paesaggio”, nelle persone degli Arch. Michela De Poli e Arch. Adriano Marangon, si sono classificati terzi al Premio Rigenera all’interno del Festival dell’Architettura di Reggio Emilia.

«Il Parco della Cultura rappresenta un nuovo spazio di pregio per i Cittadini, dove potranno ritrovare momenti di arte e socialità. Nel weekend di inaugurazione la Città potrà avere un primo assaggio di questa nuova identità, il Parco sarà un magnifico contenitore di eventi, concerti, spettacoli teatrali per bambini, aperitivi e molto altro» dichiara il Vicesindaco con delega alla Cultura Giorgio Copparoni. «Con soddisfazione si è concluso il primo stralcio dei lavori del Parco che sabato viene riaperto e tutta la Cittadinanza potrà accorgersi della straordinaria bellezza del compendio e godere della sua nuova destinazione culturale – dichiara il Sindaco Davide Bortolato. – Il Parco resterà aperto anche durante i lavori del secondo stralcio che si articoleranno nella creazione di un nuovo accesso da Via De Gasperi, nel restauro della casa del custode all’ingresso e nella messa in sicurezza delle grotte e del Belvedere, lavori che inizieranno nei primi mesi del 2023.

Questo parco – conclude – è uno dei 106 interventi su parchi e giardini storici finanziati in tutta Italia dal Ministero della Cultura con i fondi del PNRR, nonché l’unico di proprietà pubblica in provincia di Treviso (per questo intervento il Comune di Mogliano Veneto ha ottenuto il contributo economico di 368.321,03 euro)». Il costo complessivo dei lavori per il primo stralcio equivale a 675mila euro. Il responsabile unico del procedimento è l’Arch. Licia Casarin, posizione organizzativa dell’Ufficio Lavori Pubblici del Comune Mogliano Veneto. Le ditte esecutrici sono la Sernagiotto Costruzioni Edili srl per la demolizione della villetta e la Fontana Group srl per le lavorazioni sul verde. In questo luogo è segno di civiltà rispettare se stessi, il prossimo, gli animali e l’ambiente, per preservarne l’atmosfera. I cani sono tenuti al guinzaglio e vanno raccolte le deiezioni.

I cicli vanno condotti a mano. Il parco è caratterizzato da una vegetazione arborea, erbacea, prati, aree destinate alla sosta e a piccoli eventi. Vi si accede per passeggiare e per sostare, con una politica ambientale tutta nuova: i rifiuti prodotti in loco vengano riportati a casa per lo smaltimento e si richiede che i rumori vengano moderati.

Inaugurazione nel weekend: in allegato il volantino

 


| modificato il:

Angelo Giordano

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