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24 aprile 2024

Conegliano

IL MOMENTO MIGLIORE PER INVESTIRE? ORA

Ce lo dice Ivo De Zotti, promotore finanziario di Hypo Alpe-Adria-Bank di Conegliano

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IL MOMENTO MIGLIORE PER INVESTIRE? ORA

La crisi finanziaria ha visto i primi segnali nel luglio 2007. Dai mutui subprime si è estesa a tutto il settore finanziario, poi economico, dapprima negli Usa e successivamente nel resto d’Europa, portando gravi conseguenze, come la crisi di liquidità delle banche (anche le banche svizzere, che apparivano le più sicure, sono state colpite). Giorgio Barba Navaretti il 30 dicembre 2007 scriveva su Il Sole 24 Ore: “Ora c’è una grande crisi finanziaria, ma come tutte le crisi serve a punire gli eccessi e a riportare il sistema in carreggiata. I momenti difficili insegnano grandi lezioni”. Un pensiero condiviso da molti economisti. Ma cosa dire ai risparmiatori che hanno perso denaro? “Imparare un po’ di finanza (e più in generale di economia) comportamentale può essere un utile compromesso: ci aiuterà a essere un po’ più saggi, o meno incoscienti, ma allo stesso tempo ci farà capire che anche la non-decisione è una decisione, che in alcuni casi può rivelarsi la peggiore di tutte”. A scriverlo è Pier Luigi Sacco, in un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore l’11 febbraio 2007, riferendosi a un volume di Paolo Legrenzi “Psicologia e investimenti finanziari. Come la finanza comportamentale aiuta a capire le scelte di investimento”.

Ora che la recessione è alle porte, abbiamo chiesto un parere a Ivo De Zotti, promotore finanziario di Hypo Alpe-Adria-Bank di Conegliano, gruppo che ha ventisette filiali nella penisola e una presenza in dodici paesi. “Il risparmiatore deve ricordare che le migliori opportunità di investimento sui mercati si sono sempre avute nei periodi di crisi (cioè con valori molto bassi). Si sbaglia a non voler investire in borsa adesso”, afferma De Zotti, facendo sua la lezione di Warren Buffet, il più ricco investitore americano (il suo fondo di investimento ha fatto in quarant’anni il 1860%), per il quale “la ragione più stupida per comprare un titolo è che il suo prezzo stia salendo”. A sua volta Buffet condivideva le parole di Fred Schwed, che negli anni 40 scriveva: “Quando il mercato azionario è in fase di boom, prendi tutti i tuoi titoli, vendili e acquista obbligazioni. Senza dubbio le azioni saliranno ancora. Non farci caso: aspetta il crollo che prima o poi arriverà. Quando questo crollo diventerà una catastrofe, vendi i bond e compra equity. Senza dubbio le azioni andranno ancora più a fondo. Anche questa volta non farci caso. Aspetta il prossimo boom. Continua con questa strategia per tutta la vita e avrai il piacere di morire ricco”.

Tuttavia, un forte calo di fiducia da parte dei clienti ha investito banche e promotori finanziari. “Il promotore è certamente una figura che è stata messa un po’ alla prova ma la gente si sente sfiduciata per i risparmi e non tanto per la consulenza – dichiara Ivo De Zotti. - Noi siamo sempre a disposizione dei clienti per rassicurali. Il promotore finanziario si sta sempre più trasformando in consulente: la sua risorsa principale sono i clienti, e per questo si differenzia dal direttore di banca, che ha molteplici funzioni. C’è da dire, inoltre, che i dati dell’Anasf (Associazione nazionale promotori finanziari), confermano che nei quattro anni successivi alle più recenti crisi dei mercati (1996, 2000, 2003, 2007), il rendimento medio annuo degli indici delle borse europee è sempre stato a due cifre”.
Meglio scegliere i fondi comuni di investimento o meglio comprare titoli diretti in borsa?
“I fondi comuni di investimento sono più sicuri: essi investono in titoli diversificati, pertanto non c’è rischio di fallimento. Chi compra titoli singoli, invece, può trovare il titolo “superstar” o un titolo a fallimento. La cosa importante che i risparmiatori devono sapere è che i fondi comuni di investimento non sono patrimonio delle banche ma dei risparmiatori: infatti, vengono gestiti da una Società di Gestione del Risparmio (SGR). Significa che non possono mai fallire”.
Quindi sono sempre affidabili?
“Le performance non sono sempre affidabili ma il patrimonio è sempre sicuro. I fondi non dipendono dalla solvibilità di chi li gestisce ma dall’andamento del mercato”.
Un consiglio ai risparmiatori che hanno perso molti soldi e temono per il loro futuro economico?
“In questo momento c’è un eccesso di pessimismo che porta ad amplificare la crisi.
Consiglio ai risparmiatori che, se hanno dei risparmi e una propensione al rischio, una opportunità come quella di oggi (con prezzi in eccesso in ribasso) non ricapiterà mai più”.
Quando ripartirà l’economia reale?
“Non so dirle quando con esattezza ma sono certo che ripartirà dai sei ai dieci mesi dopo che sarà ripartito il mercato finanziario. Le borse anticipano sempre quello che accadrà nell’economia reale. La crisi maggiore comunque l’avremo in primavera con una ripresa dopo l’estate”.
I tassi d’interesse caleranno? Ci dia una previsione e un consiglio per chi deve fare un mutuo.
“I tassi sono previsti in calo e ci sono anche previsioni di analisti di tassi vicino allo zero. Il consiglio per chi deve fare un mutuo è quello di scegliere un tasso variabile per poi rinegoziarlo quando le condizioni saranno favorevoli (cioè quando i tassi saranno più bassi) e portarlo a tasso fisso”.
Cosa cambierà dopo la crisi nel rapporto tra istituti di credito e risparmiatori?
“Principalmente avremo maggiori controlli sulle operazioni fatte senza garanzie reali. Ma di crisi ne abbiamo vissute tante, chiamate con vari nomi, e poi si sono sempre risolte nello stesso modo. Sono i cicli economici a cambiare”.

Cinzia Agrizzi

 


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