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16 aprile 2024

Esteri

Il mondo in piazza a Parigi. Atteso oltre un milione di persone e 40 capi di stato

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Il mondo in piazza a Parigi. Atteso oltre un milione di persone e 40 capi di stato

PARIGI capitale mondiale dell'antiterrorismo. Oggi la marcia dopo gli attacchi che hanno fatto venti morti in tre giorni. Accanto al presidente francese Francois Hollande e al primo ministro Manuel Valls saranno infatti tantissimi i leader internazionali che parteciperanno alla 'marcia repubblicana' contro il massacro a Charlie Hebdo e la sanguinosa presa d'ostaggi in un minimarket kosher. Hanno risposto all'appello i presidenti del Mali, Ibrahim Boubacar Keita, del Niger, Mahamadou Issoufou, del Gabon, Ali Bongo Ondimba, della Romania, Klaus Iohannis, e dell'Ucraina, Petro Poroschenko. Vi saranno poi i capi di governo della Tunisia, Mehdi Jomaa e della Turchia, Ahmet Davutoglu, oltre al primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, che inizialmente sembrava aver deciso di rimanere a casa per motivi di sicurezza.

 

Fra i leader europei sono attesi, oltre al presidente del Consiglio Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy e i colleghi britannico David Cameron, belga Charles Michel, olandese Mark Rutte e danese Helle Thorning-Schmidt. Presenti anche le istituzioni europee con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz e il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk. Non mancheranno l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy e gli ex primi ministri Edouard Balladur, Alain Juppé, Lionel Jospin, Jean-Pierre Raffarin, Dominique de Villepin, François Fillon e Jean-Marc Ayrault. Assente soltanto l'ex presidente Jacques Chirac per motivi di salute.

Misure di sicurezza a Parigi. Potente simbolo di unità della Francia e della comunità internazionale nella lotta al terrorismo, la marcia repubblicana sarà protetta da 'misure eccezionali' di sicurezza. Oltre 5500 poliziotti e militari saranno dispiegati a Parigi. I tetti, sui quali saranno appostati dei cecchini, e i tombini lungo il percorso saranno ispezionati uno ad uno. E fin dalla mattina verranno chiuse molte stazioni della metropolitana. Il piano antiterrorismo rimane al suo livello più alto. L'appuntamento è per le 15 di domenica a place de la Repubblique. Il corteo, diretto a place della Nation, si snoderà lungo due diversi itinerari. Il primo ministro Valls ha invitato i francesi "a venire numerosi" e non vi sono dubbi che l'invito saraà accolto. Già oggi hanno marciato in 700mila in città di tutta la Francia, mentre i leader delle principali confessioni religiose hanno esortato i fedeli a partecipare alla manifestazione.

Vertice antiterrorismo. Parigi sarà domenica anche la sede di un incontro internazionale contro il terrorismo. Il ministro francese degli Interni, Bernard Cazeneuve, si riunirà con il ministro della Giustizia americano Eric Holder e i ministri degli Interni di Germania, Gran Bretagna, Spagna, Italia e Polonia. Saranno presenti anche il commissario europeo agli Affari interni Dimitris Avramopoulos e il coordinatore dell'Unione Europea per la lotta al terrorismo, Gilles de Kerchove.

Tensione in Francia.Cellule terroriste dormienti sono state attivate in Francia nelle ultime 24 ore. Lo riporta la Cnn citando fonti della polizia francese. L'informazione è emersa nel corso di un briefing svoltosi sabato. Agli agenti delle forze dell'ordine è stato chiesto di cancellare i propri profili dai social media e di non girare mai disarmati.

Napolitano telefona a Hollande: "Lotta senza quartiere a terrorismo". Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha chiamato sabato sera al telefono il Presidente della Repubblica Francese François Hollande, al quale ha personalmente manifestato la sua solidarietà a seguito dei gravissimi atti terroristici perpetrati negli ultimi giorni in Francia. "I due Capi di Stato - sottolinea il comunicato del Quirinale - hanno convenuto sull'assoluta necessità di condurre a un livello ancor più elevato l'integrazione e la cooperazione al livello europeo nella lotta senza quartiere al terrorismo".

Giallo su Hayat: "Forse è in Siria". Continua la caccia a Hayat Boumeddiene, la 26enne compagna di Ademy Coulibaly, che la polizia ha descritto come "armata e pericolosa". Secondo le Parisien la compagna di Amedy Coulibaly, sarebbe già in Siria. La donna più ricercata di Francia avrebbe preso il 2 gennaio un volo Madrid-Istanbul assieme a un uomo il cui fratello è noto ai servizi francesi. I servizi turchi riferiscono, dice ancora il quotidiano, che la donna ha attraversato il confine fra Turchia e Siria giovedì 8 gennaio. Era in possesso di un biglietto di ritorno Istanbul-Madrid per venerdì 9 gennaio, ma la 26enne non ha mai preso quel volo. Tali notizie appaiono in contraddizione con il fatto che la Boumediene è ricercata dalla polizia francese per la sparatoria di Montrouge giovedì 8 gennaio. Inoltre alcuni testimoni, riportavano i media francesi, avrebbero visto la donna giovedì sera mentre scendeva da un taxi a Parigi assieme a Coulibaly, l'uomo che venerdì è stato ucciso dopo aver tenuto diverse persone in ostaggio in un minimarket kosher.

Falso allarme in una sinagoga e a Eurodisney . Nel clima di tensione che si respira a Parigi c'è stato nella mattinata di sabato un falso allarme davanti alla sinagoga di Parigi. Minuti di terrore anche a Disneyland Paris, dove è scattato nella mattinata di sabato l'allarme terrorismo che, stando a quanto scrive Le Parisien sul suo sito, si sarebbe fortunatamente rivelato falso. A farlo scattare sarebbe stata una donna che si è affacciata alla finestra del suo albergo gridando di essere Hayat Boumedienne.

Assange attacca i servizi d'Oltralpe. Per Julian Assange "il fallimento (dei servizi segreti, ndr) nella strage di Charlie Hebdo è così evidente che bisogna porsi delle domande serie". Il fondatore di Wikileaks ricorda come gli assalitori fossero dei "ben noti jihadisti" lasciati incontrollati dalla polizia francese, forse perché agivano come "informatori" o forse per "poterli arrestare pochi secondi dopo l'attacco" per ottenere visibilità sui media e maggiori finanziamenti agli apparati di sicurezza. "La tragedia di Parigi -afferma- è un altro esempio di come sia necessaria la sorveglianza mirata e competente e non quella di massa".

La rivendicazione. Al Qaeda nella Penisola Arabica ha rivendicato l'attacco contro il giornale satirico Charlie Hebdo, affermando di aver diretto l'operazione e di aver scelto l'obiettivo. In un messaggio pubblicato su Twitter lo sceicco Harith al-Nadhari, leader spirituale del gruppo, ha poi lodato "i benedetti attacchi a Parigi" e attaccato "gli sporchi" francesi, definiti "i capi degli infedeli che insultano i profeti". "Come possiamo noi non combattere chi attacca il nostro profeta, insultano la nostra religione".

 



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