Monopattini e bici elettriche: sempre più mezzi green sulle strade trevigiane
Per più di 1 trevigiano su 3 il futuro è l’uso “ibrido” con l’auto ma per utilizzarli servono regole stradali
| Isabella Loschi |
TREVISO – Bici tradizionali, bici elettriche, monopattini e overboard. Sono questi gli ultimi protagonisti sulle strade e ciclabili trevigiane.
La mobilità dolce piace sempre di più ai trevigiani. Guardando al prossimo futuro, infatti, un trevigiano su tre (42%) pensa a un uso il più possibile ibrido con l’auto, alternando i due mezzi a seconda delle necessità e occasioni.
Ma che cosa rende questi mezzi così speciali? L’aspetto più apprezzato, secondo la ricerca dell’osservatorio Sara Assicurazioni, la compagnia assicuratrice ufficiale dell’Aci, è la sostenibilità (64%), segno di una crescente consapevolezza che spinge i trevigiani a voler ridurre l’impatto ambientale negli spostamenti. Sostenibilità che viene prima della chance di risparmio (22%), e persino della comodità e praticità di utilizzo (10%). Sono tanti secondo i trevigiani i vantaggi green: dal taglio dei consumi (62%), insieme al miglioramento del contesto urbano con la riduzione del traffico (38%) e dell’inquinamento acustico (32%). Per un trevigiano su 5 questi mezzi, oltre alla sostenibilità, permettono anche di fare attività fisica.
A fronte di indubbi vantaggi però, le criticità non mancano, a cominciare dal tema della sicurezza. Qui a destare preoccupazione sono soprattutto i comportamenti pericolosi come circolare fuori dai percorsi dedicati, e in particolare sui marciapiedi, o trasportare passeggeri (38%), il mancato uso di elementi come casco e luci (34%) e le distrazioni (26%).
Tra i rischi più temuti dal 62% dei trevigiani, sono i danni arrecati agli altri utenti della strada, come ad esempio alle auto parcheggiate e gli infortuni. Per questo motivo, più di un trevigiano su due (60%) ritiene che occorrerebbe maggiore educazione stradale per stimolare comportamenti più responsabili. La nuova mobilità dolce offre sicuramente dei vantaggi ma necessità sicuramente ancora di tutele specifiche.