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11 dicembre 2024

Montebelluna

Montebelluna, in Biblioteca le ceramiche di Gianna Albertin

Inaugurata la mostra “Le scatole invisibili. Dall’ascolto alla materia”

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

biblioteca montebelluna

MONTEBELLUNA - È inaugurata sabato la mostra di ceramica contemporanea "Le scatole invisibili. Dall'ascolto alla materia", personale dell'artista ceramista Gianna Albertin allestita nel Foyer della Biblioteca Comunale di Montebelluna.

Nel dare forma alle opere l’artista Gianna Albertin attinge ad un serbatoio interiore che ha costruito prima di tutto dentro di sé lungo il corso della sua lunga esperienza di psicoterapeuta. Pensiero e creatività sono gli strumenti che guidano la ricerca delle sue mani, che plasmano contenitori di emozioni, storie, pensieri, operando una trasformazione materica di ciò che materia non è. Gianna Albertin incontra quindi la materia informe per estrarne una forma visibile e per raccontare, rivelandoci un senso delle esperienze vissute.

 

La mostra si propone come una narrazione personale e libera attraverso la quale l'artista ha seguito il proprio filo invisibile, tessendo per noi una trama evocativa e aperta, mai satura di significati.

Ad accompagnare la Mostra sono previsti due incontri serali: venerdì 9 marzo alle ore 20.30 nell’Auditorium della Biblioteca la conferenza tenuta dalla Dott.ssa Antonella Pellizon “Intrecci di memorie e nuove declinazioni del femminile” e venerdì 16 marzo , sempre alle ore 20.30, l’incontro con la Dott.ssa Enrica Corletto “La maternità incontra i cambiamenti” .

 

Parte con la mostra di oggi la settimana dedicata alla Festa delle Donne. I motivi per cui si celebra questa giornata che ricorre il prossimo 8 marzo, ha radici e motivazioni profonde. Questa giornata infatti è dedicata al riconoscimento delle lotte che sono state portate avanti dalle donne e alle loro conquiste sul piano dei diritti in tutti gli ambiti della vita, contro le discriminazioni e le violenze di cui, ancora oggi, sono vittime in molte parti del mondo. La storia di questa festa affonda le sue radici all’inizio del ‘900, a seguito di diversi eventi, anche tragici che diedero risalto alla voce e all’importanza delle donne.

 

Spiega l’assessore alla cultura, Debora Varaschin: “ Con questa mostra di Gianna Albertin, il pensiero, lo sguardo va oltre quello che è il palese vedere, dove la materia si dischiude regalando sfaccettature insolite, emozioni, colori. Un mostra che vuole accompagnare i festeggiamenti dedicati all’8 marzo, in cui si susseguiranno due conferenze, per concludersi con il teatro. Mi auguro che questa festa in questo periodo storico, in cui la storia sembra avere il tasto rewind e quanto acquisito in anni di lotte viene spesso calpestato ed in cui le donne vengono maltrattate ed uccise, sia un momento non solo di regali e feste, ma momento di riflessione e di consapevolezza del ruolo importante e fondamentale che la donna ha nella società e di quanto la solidarietà e la sinergia tra le stesse possa andare oltre un mondo al maschile che ha negato e continua a negare troppo spesso il ruolo e valore della donna”.

 

La mostra sarà visitabile fino a domenica 18 marzo con orario di apertura della Biblioteca e nel fine settimana con i seguenti orari: Sabato pomeriggio 15.30 - 18.30 Domenica 10.30 - 12.30 / 15.30 - 18.30. L’ingresso è libero.

 



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Matteo Ceron

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