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28 marzo 2024

Montebelluna

A Montebelluna si discute del "Registro per i Progetti Esistenziali di Vita" per le persone disabili

La mozione, presentata dal gruppo “Insieme per Montebelluna”, prevede la creazione di un registro per ciascun disabile, affinché chiunque si prenda cura di lui/lei possa conoscere esigenze e abitudine personali

| Leonardo Sernagiotto |

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Registro per i Progetti Esistenziali di Vita

MONTEBELLUNA - Sarà discusso nel prossimo Consiglio comunale di Montebelluna, convocato per lunedì 30 maggio, l’ordine del giorno per l’istituzione di un "Registro per i Progetti Esistenziali di Vita" per le persone con disabilità. La mozione, che ha preso spunto dal testo approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale del Veneto, è stata presentata dal gruppo “Insieme per Montebelluna” e vede come primi firmatari Ilaria Torresan (Europa Verde – Marca Trevigiana [foto sotto]), supportata dal capogruppo Francesco Bortignon e dalla consigliera Fernanda Favotto.

“Ispirato alla Convezione ONU sui diritti delle persone con disabilità, il “Registro dei progetti esistenziali di vita” – spiega la consigliera Torresan – sarà un registro pubblico nel quale le persone con disabilità potranno annotare preferenze, gusti, desideri, aspirazioni e sentimenti, gesti e attività quotidiane, elementi basilari per la loro esistenza e fondamentali per poter gestire la loro sfera intima”.

Il tema è particolarmente sentito dalle associazioni di familiari di persone con disabilità, che chiedono che i propri cari siano riconosciuti come persone e non solo come utenti e che, una volta venuti a mancare i famigliari a sostegno, chi si prenderà cura di queste persone con disabilità possa conoscere le loro esigenze fondamentali e giornaliere.

In quest’ottica nasce progetto del “Registro dei progetti esistenziali di vita”, che vuole essere una sintesi oggettiva di tutte le “informazioni affettive e personali” che diventano basilari nel caso venga a mancare la figura di riferimento, che sia genitore o amministratore di sostegno, e garantisca un buon proseguo di vita alla persona. Il documento potrà essere variato, anche dopo la sua presentazione, cambiare a seconda dell’età e delle tipologie di esigenze che via via si modificheranno o si aggiungeranno al proprio “testo di vita”.

Conclude Ilaria Torresan: “Una volta presentato il progetto, depositato e custodito presso gli Uffici dell’Anagrafe, dovrà essere tenuto in considerazione anche quando i genitori e le persone più vicine alla persona con disabilità non ci saranno più e non potranno più assistere il proprio caro, al fine di garantire la piena contiguità del Progetto di vita alle volontà della persona che lo redige”.

 


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