Montebelluna tra i protagonisti veneti degli "Erasmus Days"
L’esperienza maturata dagli studenti del Liceo Veronese ad Aiaccio e Graz
MONTEBELLUNA - Nel 2023 in Veneto si registra un aumento di scuole accreditate per i progetti Erasmus Plus. Centoquattro istituti hanno attivato scambi internazionali di docenti e studenti, dando vita a una settimana intensa di eventi e manifestazioni. Gli "Erasmus Days", tenutisi a Verona, Rovigo e Montebelluna, sono stati il palcoscenico su cui gli studenti hanno narrato le loro esperienze, intessendo un ricco mosaico di connessioni con coetanei francesi, tedeschi, finlandesi, spagnoli, greci, slovacchi, norvegesi e molte altre nazionalità europee. La lingua veicolare è spesso l'inglese, ma l'essenza del programma si manifesta nell'abbracciare tutte le lingue come protagonisti.
Alessandra Lovato, ambasciatrice del progetto Erasmus per il Veneto, ha sottolineato che questi scambi vanno ben oltre la mera acquisizione linguistica. "Non è solo una questione di lingue, ma di conoscere altre società, di apprendere i modi di fare scuola e formazione, di diventare cittadini europei." Quest'anno, il focus si è concentrato sui progetti di sostenibilità e sull'agenda europea 2030. Marco Bussetti, Direttore generale dell’USR Veneto, ha commentato sull'importanza di queste esperienze per la futura Europa, sottolineando che se la "generazione Erasmus" degli anni '90 ha supportato l'Unione europea, gli attuali studenti delle scuole primarie e secondarie possono essere i protagonisti di una Europa più profondamente unita e rispettosa delle diversità culturali, dei diritti e dell’ambiente.
Gli Erasmus Days, promossi dalle agenzie italiane Erasmus+ (Indire, Inapp e Agenzia italiana per la Gioventù), hanno coinvolto tutte le parti interessate del programma, creando un momento di condivisione e approfondimento delle opportunità offerte dal Programma Erasmus Plus. Il programma Erasmus, nato nel 1987 e ribattezzato Erasmus Plus nel 2014, ha visto un forte supporto finanziario dalla Commissione Europea, che investe oltre un miliardo e 200 milioni di euro. Il rifinanziamento fino al 2027 senza ulteriori passaggi burocratici dimostra il riconoscimento dell'importanza di questi scambi nella formazione delle nuove generazioni. Le scuole coinvolte per le province di Belluno, Treviso e Venezia si sono riunite presso la biblioteca comunale di Montebelluna, dove docenti e studenti hanno condiviso le loro esperienze. Massimo D’Ambroso, dirigente scolastico del Liceo Veronese di Montebelluna, ha sottolineato come Erasmus punti sull'acquisizione di due lingue straniere, aprendo le porte a un mondo di possibilità educative.
Novella Turrin, del Liceo Veronese, ha evidenziato l'aspetto immersivo degli scambi e la partnership con il Liceo di Aiaccio e la Klusermannstrasse di Graz. "Erasmus promuove attività immersive negli altri paesi," ha dichiarato Turrin, citando anche un finanziamento "Jean Monnet" dedicato a educare sugli aspetti europei nelle scuole. In chiusura, l'Istituto Riccati Luzzatti di Treviso ha condiviso il suo entusiasmo per gli scambi con la Grecia e Bilbao in Spagna, affrontando temi cruciali come la multiculturalità, la sostenibilità e lo sviluppo delle lingue. In un mondo che cerca connessioni più profonde, l'Erasmus Plus nel Veneto non è solo un programma educativo, ma un trampolino per una nuova generazione di cittadini europei consapevoli e impegnati. L'Europa del futuro si sta costruendo nelle aule delle scuole venete, dove la diversità è celebrata e l'apprendimento è un ponte verso un mondo più armonioso.
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