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23 novembre 2024

Italia

Montecarlo, Fini: "Mai mentito. Non lascio, avanti a testa alta"

"I documenti non contengono nulla di nuovo"

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Montecarlo, Fini:

ROMA - "Non intendo farmi condizionare dalla ciclica comparsa di documenti, più o meno autentici, sulla casa di Montecarlo. Basta leggere gli ultimi per capire che non contengono nulla di nuovo e definitivo rispetto all'effettiva proprietà. Esattamente come nell'estate di due anni fa. Da allora, l'unica certezza è l'archiviazione in sede giudiziaria della denuncia a mio carico''. E' quanto dichiara il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in merito alla vicenda della casa di Montecarlo dopo le ultime rivelazioni pubblicate da 'L'Espresso'.

''Nell'ambito della mia vita privata quanto scritto dall'Espresso suscita in me profonda amarezza per comportamenti che non condivido. Ma questo è un aspetto tutto e solo personale. Non ho mai mentito o nascosto qualcosa agli italiani e per questo - assicura il leader di Fli - continuerò il mio impegno politico a testa alta".

Le nuove rivelazioni dell''Espresso' hanno mandato in fibrillazione Futuro e libertà. Nello studio di Fini a Montecitorio si è svolto un vertice tra il presidente della Camera e lo stato maggiore di Fli. Presenti, tra gli altri, il capogruppo Benedetto Della Vedova, il vicepresidente Italo Bocchino e Giulia Bongiorno (che è anche legale di Fini). In precedenza, il presidente della Camera avrebbe incontrato altri parlamentari del partito, tra cui il coordinatore nazionale Roberto Menia, che all'Adnkronos dice: "Fini ha fatto benissimo a reagire con orgoglio di fronte ad un servizio che sembrava riportare indietro le lancette dell'orologio di due anni, anche se poi in quelle carte non c'era nulla di nuovo. Di nuovo, però, qualcosa c'è".

E precisa: "Nell'estate 2010 l'attacco veniva da testate vicine a Silvio Berlusconi e questo dava un segno politico chiaro alla campagna".

"Ora, invece - prosegue - i servizi che, ripeto, non contengono nulla di nuovo, sono pubblicati da testate ben diverse, che fanno riferimento alla sinistra. Come si dice in questi casi, 'intelligenti pauca'". Per il coordinatore nazionale del partito "nel momento in cui la costruzione di un nuovo soggetto politico dell'area moderata prende corpo, si ricicla un filone i cui aspetti giudiziari sono stati chiariti con l'archiviazione da parte della magistratura.

"E poi - conclude - una cosa va detta: il patrimonio di An complessivamente ammonta a oltre cento milioni di euro. Fini, che è stato per anni leader dell'Msi prima e poi di An, ha consegnato questo patrimonio intatto alla Fondazione e questo la dice lunga sulla correttezza del suo operato".

(Adnkronos/Ign)

 


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