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29 marzo 2024

Treviso

"Morire di Mafia", storie e testimonianze raccontate dagli studenti del Duca degli Abruzzi

Quattro incontri online con i protagonisti per ricordare le vittime di mafia

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Giovanni Falcone, Paolo Borsellino

TREVISO - “Di mafia si muore. Per questo è doveroso ricordare le donne, i bambini, le forze dell'ordine e anche i sopravvissuti, i parenti delle vittime che oggi sono qui a portare la loro testimonianza”.

Il Comune di Treviso, in collaborazione con l’associazione Cosa Vostra, promuove una serie di eventi online per ricordare le vittime innocenti delle mafie con le testimonianze dei familiari di persone uccise, i rappresentanti delle istituzioni e i ragazzi del liceo Duca degli Abruzzi, che da tempo conduce progetti di legalità e di contrasto alle mafie.

“Morire di Mafia”, il nome della rassegna, è anche il titolo del libro, realizzato proprio da ragazzi, blogger e studenti trevigiani, che racconta le testimonianze di familiari e di chi ha vissuto drammi e tragedie o è sopravvissuto agli attentati. Storie di uomini, donne e bambini, magistrati, imprenditori politici, giornalisti e membri delle forze dell’ordine.

"Due anni fa si è giunti ad elaborare un progetto intitolato "I nostri cento passi", ispirato al celebre motto di Peppino Impastato”, spiega Maria Antonia Piva, dirigente del Duca degli Abruzzi. “Nonostante l'emergenza pandemica, il progetto sta procedendo con grande interesse: alcuni studenti dell'attuale 4^B del liceo delle scienze umane hanno partecipato a un progetto editoriale di inchiesta e sensibilizzazione, concretizzato nella pubblicazione, il 20 ottobre scorso, del volume "Morire di mafia": un'opera corale, in cui gli studenti si sono cimentati nel ruolo di giornalisti, dando voce a vittime non note delle mafie”.

Fra i giovani autori anche Alice Feltre, studentessa del liceo Duca degli Abruzzi: “Partecipare alla creazione del libro è stata un’occasione straordinaria che ho colto, prima che per la mia passione per la scrittura, per un senso del dovere nei confronti di questo tema. La grande sfida è stata quella di trovare un equilibrio tra il rispetto nei confronti della storia raccontata e il volermi lasciare coinvolgere"

“Il libro “Morire di Mafia” come anche i quattro eventi, vanno oltre la data del 21 marzo, Giornata Nazionale della Memoria delle vittime innocenti delle mafie. La memoria, come noi di Cosa Vostra diciamo sempre, deve essere fatta ogni giorno. La memoria è un’attività quotidiana, è attivismo, è impegno, è dedizione ed è anche amore. Affinché la memoria non si cancelli”, afferma Alessia Pacini, co-direttrice dell’associazione nata nel 2015 proprio a Treviso.

Gli incontri vedranno protagonisti sia gli studenti che hanno partecipato alla realizzazione del volume sia autorevoli ospiti e familiari di vittime di mafia, fra i quali Michela Pavesi, zia di Cristina Pavesi, uccisa dalla Mafia del Brenta, Angela Procaccini, mamma di Simonetta Lamberti, vittima della Camorra e Maurizio Ortolan, commissario di Polizia, già collaboratore dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Il primo incontro, dal titolo “Morire di Mafia: le donne” è in programma il 9 aprile, alle 18 in diretta sulla pagina Youtube del Comune di Treviso. Il 23 aprile, sempre alle 18, il tema sarà “I bambini”, il 7 maggio “Le Forze dell’ordine” e il 21 maggio “Le stragi”.

 


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