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29 marzo 2024

Treviso

Morti violente, un team di esperti per rispondere alle necessità dei sopravvissuti

Il "Servizio di postvention d’emergenza” sarà composto da professionisti esperti che seguiranno un corso di formazione ad hoc

| Isabella Loschi |

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Servizio di postvention d’emergenza

TREVISO - Incidenti stradali, omicidi, suicidi, le morti per cause violente hanno alcune caratteristiche comuni, a cominciare dal trauma per i sopravvissuti e necessità di superare lo stigma che accresce le difficoltà di far fronte ai bisogni immediati, pratici, relazionali, emozionali, individuali e familiari.

Per i sopravvissuti a questi eventi si tratta di traumi che necessitano di importanti interventi tempestivi, di breve durata, efficaci per le necessità immediate dei sopravvissuti e che facilitino il successivo ricorso agli interventi per l’elaborazione del lutto.

Proprio su questo il Tavolo provinciale per la prevenzione dei gesti suicidari ha riconosciuto il bisogno di attivare un servizio funzionale di “postvention” afferente al Tavolo e cogestito, con il concorso delle Istituzioni, delle Associazioni di Volontariato e delle risorse professionali presenti nelle diverse componenti del Tavolo.

Al fine di creare il “Servizio di postvention d’emergenza” il Tavolo ha organizzato un corso di formazione il cui obiettivo è quello di formare un team di professionisti esperti, su base volontaria, di varie aree professionali, in grado di intervenire in tempi brevi sul luogo dell’evento una volta allertato da Suem e forze dell’ordine per rispondere alle necessità dei sopravvissuti alla morte per cause violente, suicidi in primis, al fine di promuovere una sana elaborazione degli eventi e fare prevenzione.

Il progetto è stato presentato a Treviso, dal prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà, dal presidente della conferenza dei sindaci, Paola Roma, dal sindaco di Treviso, Mario Conte, dal direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, e dal direttore del dipartimento di salute mentale, Leonardo Meneghetti. Unanime il riconoscimento dell’importanza dell’iniziativa, “volta da un lato a intercettare possibili segnali di disagio e, dall’altro, a offrire supporto ai sopravvissuti ma, anche alla Comunità, che da queste morti viene segnata e colpita”.

Il Servizio di postvention sarà disponibile per tutti i residenti nella Provincia di Treviso e altre persone presenti nel territorio al momento dell’evento. Il corso di formazione, organizzato in collaborazione con l’Ulss 2 Marca trevigiana, rende disponibili 30 posti.

Possono parteciparvi persone con esperienza lavorativa nel campo della sanità, dell’assistenza sociale (compresa quella spirituale, religiosa e forme di volontariato), delle forze dell’ordine, della Protezione Civile. Sono previsti 5 moduli costituiti da tre incontri ciascuno con orario 15.00-18.00, per complessive 45 ore. I partecipanti entreranno a far parte del Servizio che verrà attivato dopo il corso, che prenderà il via il 3 maggio.

 


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