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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

"MUSEO DEGLI SPRECHI E DELLE SPESE INUTILI"

De Bastiani: "La politica museale vittoriese necessita di un miglioramento"

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Vittorio Veneto - Dal PD piovono critiche sulla politica museale di Vittorio Veneto, giudicata inadeguata e obsoleta. "A conti fatti il più ricco di Vittorio Veneto potrebbe essere il “Museo degli Sprechi e delle Spese inutili” che troverebbe adeguata sede presso l’inutilizzato edifico della Ex Mafil costato la prima volta un milione e duecentomila euro e tre milioni di euro la seconda volta, quando il comune lo ha rivenduto all’ente Farmacie, cioè a se stesso" dichiara Alessandro De Bastiani, uno dei candidati che parteciperanno alle primarie del PD.

La recente inaugurazione della torre dell'orologio di Serravalle, che dovrebbe ospitare al suo interno il museo dell'arte bambina, è stata occasione di riflessione sul sistema di gestione dei musei della città. Vittorio Veneto conta ben 13 musei,  alcuni in fase di progettazione o realizzazione: Museo della Battaglia, Museo Diocesano di Arte sacra, Museo di scienze naturali del Seminario, Museo del baco da Seta, Museo della civiltà rurale, Museo dell’Arte Bambina, Museo delle campane, Museo all’aperto del Simposium di Scultura, Museo Paludetti di Villa Croze, Museo del Cenedese, Museo Archeologico Sezione del Cenedese, Casa Museo di palazzo Minucci, Museo geologico  di Fadalto.


"13 musei sono una realtà importante, sono impegnativi per le finanze locali e richiederebbero una programmazione unitaria: esigenza che mal si concilia con la politica condotta e rivendicata da Scottà, che privilegia lo spontaneismo di “ogni giorno un’idea nuova”, - afferma Alessandro De Bastiani.- I Musei più importanti, come quello diocesano, non sono sufficientemente conosciuti e valorizzati. Inoltre il fiorire di nuovi musei, alcuni con finalità discutibili, rischiano di creare inefficienze e sprechi. Probabilmente sprecati saranno i soldi finora spesi per il Museo dell’Arte Bambina (c’è chi dice 50.000 chi 250.000 euro), sprecati quelli del Simposium Sculture (80.000 euro), sprecati quelli della Civiltà contadina (servirebbe un’inchiesta giudiziaria per quei 70 milioni di lire  più altri 13 milioni versati ad un privato cittadino di Revine in “quota di partito”) come sprecati saranno quelli per il Museo delle campane frutto della “genialità” di una intuizione giornaliera".


De Bastani sottolinea la situazione del Museo del baco da seta e della sezione Archeologica del Museo del Cenedese, "entrambi in allestimento da decenni con finanziamenti importanti già spesi e con un destino del tutto incerto e misterioso",  e del Museo della Battaglia, il più visitato e  conosciuto,  "che avrebbe bisogno di un radicale "ripensamento" come già a suo tempo proposto da Vittorino Pianca e Lorenzo Cadeddu e recentemente da Michele De Bertolis".
c.a.

 


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